Chi tocca il fondo non può
scendere
più in basso e nel buio del pozzo
si è circondati da muri. Scuro è
l’orizzonte,
vietato il cuore. Ma tu che stai
per morire,
respira ancora una volta! Non chiudere
la porta! Osserva con stupefatta meraviglia:
incomincia la fine del travaglio! Non lo sapevi,
e sta per esaurirsi la crudezza: la porta
che credevi sprangata s’intrachiude, lentamente
cigolano i cardini arrugginiti. Nell’acqua
del pozzo si ricomincia a nuotare, si prende gusto
a respirare. Dopo la notte del vittorioso
dolore, il motore dei cicli s’inverte.
Qualcuno lassù si è commosso.
In queste ore la vita che pareva negata
ritorna a riscaldare il muscolo del cuore.
Luciano Jolly
(dalla raccolta Le Ombre materiali)
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