Prestaci i tuoi occhiali Peggy è il titolo dell’ultimo lavoro della compagnia teatrale Cascina Solaro di Mondovì. Questa compagnia, che ha al suo attivo altri spettacoli di spessore e successo (fra cui una rivisitazione dell’Antigone di Sofocle), coinvolge utenti e operatori della Comunità Terapeutica Psichiatrica “Cascina Solaro” e del Centro Diurno “La Gatta Blu” di Mondovì ed è diretta dalla regista Silvia Tomatis ed animata dalla psichiatra responsabile della Comunità Tiziana Vecerina.
Ho avuto occasione di vedere lo spettacolo domenica 30 marzo al Teatro Toselli di Cuneo; è stata un’ora abbondante di divertimento e coinvolgimento entusiasmante. Ricco di colpi di scena, illustra la vita della mecenate statunitense Peggy Guggenheim. Inizia con la proiezione di un’intervista fattale nella sua casa di Venezia negli anni settanta. Per chi non conosce la compagnia teatrale o Peggy pare veramente che sia lei a parlare. Invece è un’attrice (bravissima!!) di lingua inglese che recita la parte di Peggy con molta naturalezza. Curati i minimi particolari, come ad esempio quando le scappano alcune frasi in inglese (certo non a caso) ci sono i sottotitoli in italiano. Ogni tanto l’intervista s’interrompe per dare spazio agli altri attori, i quali fanno vivere le opere d’arte “scoperte” da Peggy con una scenografia al contempo sobria e di forte impatto visivo. Musiche coinvolgenti creano coreografie non facili, che richiedono un buon coordinamento fra i vari protagonisti della scena. Tenendo conto che era la prima e che sono attori dilettanti il livello è stato eccellente, a testimonianza della mole di lavoro e di entusiasmo richiesti per la realizzazione.
L’ultimo colpo di scena è quando il telone, su cui sono proiettate le immagini, non ricompare e l’intervista riprende solo con l’audio, nel buio totale. Sembra un guasto; invece l’attrice dal telone si sposta sul palco, lamentandosi del contrattempo in modo piccato svelando il forte carattere della mecenate.
È uno spettacolo divertente e ben recitato, ballato e cantato (come l’ultimo brano dal vivo, molto di effetto grazie alla voce coinvolgente dell’attore); ma non solo. È anche istruttivo, poiché illustra una vita vissuta per consentire ad artisti sconosciuti di emergere e diventare famosi.
Mi auguro che sia riproposto in altre date, che venga utilizzato anche a scopo didattico e che sia inserito in rassegne culturali. Mi auguro anche che se ne possa fare un filmato, in modo tale da diffonderlo maggiormente.
Per ora non posso che concludere ringraziando la compagnia teatrale CASCINA SOLARO.
Gianfranco Conforti, MenteInPace Cuneo
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