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Il Patto per la Salute fra Governo e Regioni (Intesa rep. n. 82/CSR del 10/07/2014), che ha stabilito lo stanziamento per il Fondo Sanitario nazionale per i prossimi 3 anni ha definito all’articolo 6 che per le aree della Non Autosufficienza, della disabilità, della salute mentale adulta e dell’età evolutiva, dell’assistenza ai minori e delle dipendenze gli interventi socio-sanitari sono effettuati nei limiti delle risorse previste. In altri termini i servizi di cui usufruiscono e necessitano le categorie più deboli possono essere eliminati per ragioni di bilancio: una grave decisione che andrà a colpire proprio coloro che hanno più bisogno e che è in evidentissima contraddizione con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con le norme sui Livelli Essenziali di Assistenza (DPCM 29/11/2001, legge 289/2002 art. 54).
Per questa ragione, l’associazione firmataria della presente, insieme a molte altre, ha promosso ricorso al TAR del Lazio, (competente a livello nazionale), per chiedere che tale norma venga abolita.
La posizione del Governo (questa volta insieme alle Regioni) ci rimanda a quando, intorno al 1850, i bisogni sociali e sanitari della popolazione erano affidati alle associazioni caritatevoli. Ed infatti oggi, l’eliminazione dei diritti viene chiamata “innovazione” ed inserita nell’ambito delle cosiddette riforme!
Milano, 27 ottobre 2014
Fulvio Aurora
Associazione Senza Limiti
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