Al fine di evitare che si ripetano situzioni in cui la dignità umana e i diritti di pazienti alla cura e
all'assistenza vengano cancellati ho presentato un Ordine del giorno per fare chiarezza su quanto avvenuto e consentire alle associazioni di pazienti e familiari di esercitare un'attività di
controllo formale sulle strutture socio-sanitarie.
Oggetto: PSICHIATRIA: NUOVI ECCEZIONALI STRUMENTI DI CONTROLLO E VIGILANZA SULLE PRESTAZIONI PSICHIATRICHE IN PIEMONTE.
PREMESSO
che in questi giorni i giornali hanno riportato la notizia di un’operazione della polizia a Borgo d’Ale, coordinata dal sostituto procuratore Davide Pretti, che
ha portato all’arresto di diciotto dipendenti con l’accusa di maltrattamenti di anziani e disabili all’interno di una struttura specializzata nell’assistenza a persone in condizioni di
disagio psichico o affette da problemi motori;
RILEVATO
che con Deliberazione della Giunta Regionale 7 ottobre 2013, n. 12-6458 la Regione Piemonte ha stabilito che: “l’attività di verifica e di controllo dei
requisiti strutturali, tecnici, organizzativo -gestionali e della qualità dell’assistenza erogata, nonché di quelli che avevano dato atto all’autorizzazione e all’accreditamento, venga svolta
dalla Commissione così individuata con cadenza almeno annuale. Di prescrivere che i verbali redatti a seguito del sopralluogo, come da modello che sarà predisposto con provvedimento del
Dirigente del Settore competente, vengano recepiti con apposito provvedimento del Direttore Generale entro un congruo termine, di norma non superiore ai 30 giorni dall’avvenuta verifica, e
che vengano trasmessi alla Regione Piemonte, Assessorato Sanità, Settore Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, indicando le prescrizioni impartite a seguito delle
eventuali carenze riscontrate.”;
CONSIDERATO
che, secondo le notizie stampa diffuse, le indagini all’interno della casa di riposo sono iniziate lo scorso agosto dopo una denuncia contro ignoti giunta alla
procura di Vercelli, presentata dal padre di una delle pazienti e non rilevate dall'attività della Commissione di vigilanza;
SOTTOLINEATO
che il 23 dicembre 2015 il Consiglio regionale ha votato all’unanimità una mozione che “impegna la Giunta regionale a: istituire un Osservatorio permanente
sulla psichiatria tra Regione Piemonte, enti locali, associazioni di pazienti e familiari, soggetti gestori e i vari dipartimenti di salute mentale”.
il Consiglio regionale
impegna
1- L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale a presentare, entro 15 giorni dall'approvazione del presente atto, al Consiglio Regionale una Proposta di
Delibera Consiliare che istituisca una Commissione d'indagine della durata di un anno finalizzata alla verifica dei servizi erogati ai pazienti psichiatrici piemontesi;
2- La Giunta regionale ad istituire, entro 15 giorni dal voto della presente, un Comitato di Vigilanza sui servizi psichiatrici piemontesi composto da
rappresentanti delle associazioni familiari e dei pazienti più rappresentative in Piemonte ed avente titolo ad entrare in tutte le strutture accreditate dalla Regione Piemonte o che comunque
beneficiano di contributi pubblici.
Torino, 23 febbraio 2016
Gian Luca VIGNALE (1° firmatario)
Consigliere regionale di FORZA ITALIA
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Luciano Sorrentino (martedì, 23 febbraio 2016 23:58)
E' triste constatare che a distanza di 38 anni dalla legge 180 scopriamo ancora delle sacche e dei comportamenti manicomiali che resistono al tempo e prosperano nell'ignoranza generale, ma ciò non deve stupire. Col passare del tempo man mano che la sanità diventa sempre più un affare e non un diritto continueremo a scoprire realtà occultate dove l'infame esercizio dl potere sugli inermi é esercitato sfrenatamente. Tutti i luoghi concentrazionari corrono il rischio di trasformarsi in un inferno dei vivi ed é per questo motivo che bisognerebbe lavorare per evitare la formazione di strutture che annullano il singolo e operano esclusivamente per creare un'ordine interno attraverso la sopraffazione, lo vediamo negli SPDC, nelle comunità protette, negli istituti per gli anziani. Naturalmente le responsabilità sono in primo luogo personali, ma non possiamo tralasciare il fatto che esistono commissioni di vigilanza, direzioni di dipartimento, singoli medici e operatori ,che avrebbero il compito di tutelare e vigilare e quindi la responsabilità di questi fatti é anche loro. Le sanzioni sono necessarie ma non bastano, occorre che tutti gli attori in campo dai politici agli amministratori, dai direttori di dipartimento ai singoli medici e operatori tutti abbiamo l'opportunità e la volontà di cambiare culturalmente andando verso l'umanizzazione della sanità.
Luciano Sorrentino
Psichiatria Democratica