Nel giorno dedicato alle donne e in nome della
solidarietà si rafforza un sodalizio ormai collaudato nel tempo, quello tra la Caritas Diocesana di Cuneo e la San Vincenzo, protagoniste dell’iniziativa “Donne
in cammino”, una passeggiataguidata e non competitiva a favore delle donne. La camminata, tra le
manifestazioni di “8 marzo e dintorni”, si terrà nel pomeriggio di Domenica 6 marzo 2016 alle ore 14,30.
Oltre al piacere di camminare, la passeggiata avrà
lo scopo di sostenere i progetti della San Vincenzo e della Caritas Diocesana a favore delle mamme sole, come sostegno nella gestione dei figli (mensa, doposcuola, babysitteraggio
ecc.).
Simbolo della camminata sarà un braccialetto giallo che verrà indossato in occasione della camminata, e anche successivamente, potrà testimoniare la partecipazione e
la solidarietà verso le donne che ogni giorno lottano per amore di se stesse e dei propri figli: con questa iniziativa vogliamo essere
a fianco di quelle gravidanze precarie, dei doppi lavori e dei quattrocento euro al mese vissute senza padri, senza nonni e senza baby sitter laddove non esiste scelta tra famiglia e
lavoro.
Chi desidera contribuire
(donne, ma anche uomini che invece della mimosa preferiscono regalare pensieri, speranze, tentativi di parità...) acquistando il braccialetto può rivolgersi alla nuova libreria Stella Maris in via Felice Cavallotti zona pedonale oppure contattarmi direttamente via mail o al
cell.
333
6739863.
Sara Marchisio
A quelle donne che, forti della loro debolezza, ci hanno insegnato a
stare al mondo. Donne che non si vergognano di piangere per dire un dolore fitto nella carne e nell’anima.
A quelle donne che ci hanno spiegato che amare non è solo l’infinito
di un verbo... infinito, ma anche aggettivo femminile plurale che si addice alle lacrime e a certe giornate.
Donne capaci di danzare tra le macerie del tempo e delle storie e di
cogliere la grazia nelle cose quando tu vedi miseria.
Donne che se sono nate dalla costola di un uomo lo hanno fatto una
volta sola. Poi hanno iniziato a partorire loro: futuro, speranza, bellezza e bambine e bambini.
Né angeli, né nuvole le donne d’Africa per le quali chiediamo a voce
alta il Nobel della pace perché pagano il prezzo più alto e tengono più alta la lampada.
Donne dell’8 marzo ma anche del 9, del 10 e dell’11.
Donne veline poche. Donne vela tante.
Capaci di raccogliere il vento per spingere in avanti la
barca.
Donne che modellano la creta della precarietà a scultura.
Opere d’arte che profumano il mondo.
Tonio Dell'Olio
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