Cari amici,
vi scriviamo per segnalare un evento cui terremmo ci fosse la massima partecipazione :
Venerdì 18 novembre alle ore 17.00
presso la ex Chiesetta di San Michele
a Gemona del Friuli,
l’Onorevole Ezio Casati presenterà il DDL 2233.
Il disegno di legge, promosso da utenti, famigliari e operatori della Salute Mentale e dal movimento di Parole Ritrovate in particolare, presentato con 40.000 firme, presto arriverà alla Commissione per la discussione e quindi seguirà il passaggio alle camere per tramutarlo, ci speriamo con forza, in Legge. Insieme all’Onorevole Casati, primo firmatario, sono già più di sessanta i deputati che hanno sottoscritto il DDL.
Il Disegno ha un pieno sostegno del Partito Democratico parlamentare e ci risulta che, a partire dal testo presentato da Le Parole Ritrovate, si sta lavorando ad un testo condiviso da più realtà della salute mentale tra cui ad esempio Trieste e la Società Italiana di Psichiatria.
La Legge 2233 lascia intatti i pilastri della “Legge Basaglia” che ne hanno fatta una legge esemplare nel mondo e attualizza il ruolo di collaborazione affermata per competenza riconosciuta, a Famigliari e Utenti. Credere, con onestà e convinzione, che fare assieme possa restituire dignità, competenza e ruolo a tutti gli attori, è un atto dovuto e sollecitato, oltre che da molti movimenti di utenti e famigliari, anche dall’OMS.
Il “Fareassieme”, è la rinnovata rivoluzione della Salute Mentale.
Dunque vi aspettiamo:
Venerdì 18 novembre alle ore 17.00 a Gemona del Friuli nella Ex Chiesetta di San Michele (Fuori Porta Udine, sotto il Duomo) per la presentazione del Disegno Di Legge 2233 con l’Onorevole Ezio Casati che sarà lì per noi.
Vi saremmo grati se diffondeste questo nostro invito anche a tutte le persone e associazioni del nostro mondo che potrebbero essere interessate. Grazie di cuore.
Un caro saluto.
Associazione Fareassieme FVG
ps: Sapete perché l’Onorevole Casati ha “sposato" il Disegno di Legge ?
Quando era Sindaco firmava, come tutti i Sindaci, i TSO. Un giorno un utente appena uscito dal reparto Diagnosi e Cura dell’ospedale, lo ha fermato e gli ha chiesto: sa lei cosa ha firmato? sa cosa mi è successo dopo quella sua firma? E lui ci ha pensato…
Ecco, questo è quello che tutti noi dovremmo chiederci ad ogni nostro atto sia che siamo operatori, utenti, famigliari o sindaci: so cosa succede dopo quel che faccio, dico, agisco nella vita di quella determinata persona?
Il “Fareassieme”, se fatto assieme davvero, riduce i rischi di errore e potenzia enormemente le possibilità di recovery. Tutto qui.
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