Progetto “Al di là del muro”
diretto dall’Associazione Volontari Penitenziari (AVP) di
Ivrea
Regia: Luca Vonella
Costumi, scenografie: Anna Fantozzi
Con: Beata Kalis, Enzo Bertone ed i detenuti della Casa
Circondariale di Ivrea.
FATA
TURCHINA: Dove sei stato, figlio mio dagli occhi scuri? Dove sei stato, mio caro ragazzo?
PINOCCHIO: Ho inciampato sul fianco di dodici montagne brumose, ho strisciato su sei strade tortuose, sono andato dentro a sette cupe foreste, sono stato davanti a una dozzina di oceani morti, mi
sono addentrato per diecimila miglia in una tomba.
FATA TURCHINA: E cosa hai udito figlio mio dagli occhi scuri, cosa hai udito?....
Pinocchio è una fiaba che tutti conosciamo. E’ conosciuta persino in
Marocco e in Africa centrale. E’ un patrimonio dell’immaginario collettivo. E’ entusiasmante adattare la favola di Pinocchio al contesto in cui prende nuovamente vita. I testi classici, mutano a
seconda dell’essere umano che li “calza” e sono sempre capaci di dirci qualcosa di nuovo.
Il Teatro a Canone, con i volontari dell’AVP di Ivrea, ha fatto tutto ciò con i detenuti del carcere di Ivrea grazie al progetto “Al di là del muro”.
vedi anche
Scrivi commento