
CODICE EVENTO: 31671
DESTINATARI: medici, psicologi, assistenti sanitari, infermieri, educatori professionali, fisioterapisti,
logopedisti, terapisti occupazionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica
L’utilizzo del termine “Progetto della vita”, invece del consueto
Progetto di vita, non è casuale. Vogliamo provare infatti a considerare non solo cosa e come cambia nel concreto della vita della persona con disabilità, ma anche come evolve l’ambiente
di vita intorno a lei, in quanto siamo convinti che una comunità capace di includere la disabilità e di vedere in essa una “risorsa” possa divenire un contesto di vita migliore per
tutti.
In questi ultimi anni la “2 giorni di novembre” ha toccato,
separatamente, le tematiche più significative nell’ambito della disabilità intellettiva.
Al fine di proseguire ed approfondire il percorso avviato si
avverte l’esigenza di “fare il punto sullo stato dell’arte” dei diversi ambiti di intervento dei servizi per le persone con disabilità:
• Il rapporto con il mondo del lavoro anche a fronte delle
virtuose esperienze in corso in alcuni settori produttivi e dei servizi.
• Le opportunità e le criticità dei servizi per l’autonomia
con una riflessione su come possano evolvere anche a beneficio dell’accresciuta popolazione anziana con disabilità.
• La trasformazione dei Centri Diurni in Servizi Diurni
Territoriali per una più adeguata risposta alle esigenze di inclusione sociale ed alla promozione delle persone con disabilità nel ruolo di cittadinanza attiva.
L’ampiezza e la ricchezza di questi temi ci suggeriscono una
serie di interrogativi che vogliamo affrontare sia con il contributo e la riflessione teorica, sia attraverso l’incontro con esperienze significative, per esplorare sia come tutti questi
“fronti di lavoro” si evolvono coerentemente con una normativa adeguata, sia come dialogano le esigenze di trasformazione dei servizi e il piano legislativo e, al tempo stesso come le
progettualità emergenti contribuiscono al cambiamento e come sia possibile evolvere il concetto stesso di “inclusione sociale” affinché si valorizzi il significato di ricaduta positiva
allargata a tutto il contesto sociale e come precisare gli interventi mirati non solo a includere la persona con disabilità nelle opportunità di vita corrente ma anche per educare la
società civile ad includere il valore aggiunto portato dalle persone con disabilità.
E’ proprio la complessità della realtà che ci obbliga a
costruire, mantenere, ampliare una modalità di lavoro che possa rispondere in modo adeguato alle esigenze delle persone che incontriamo.
Il Seminario vuole mettere a fuoco gli elementi essenziali di
questa visione globale attraverso la focalizzazione sulle tre tematiche principali;
• lavoro/operosità
• percorsi di autonomia
• servizi diurni/domiciliarità
partendo dall’esame di tre esperienze particolarmente
significative e diverse fra loro rilette attraverso:
• la progettualità teorica e le condizioni comuni per la
realizzazione ottimale del percorso: lavoro di rete, coinvolgimento del territorio, partner da scoprire; pur con differenti contesti, la metodologia di lavoro è la stessa: individuare gli
elementi comuni da utilizzare, incrementare, rendere consapevoli, anche attraverso la disponibilità ad andare al di là del contesto del singolo Servizio; il problema fondamentale è come
facilitare/incrementare questa presa di coscienza comune fra tutti gli operatori impegnati nei vari Servizi (in particolare nel rapporto sociale/sanitario)
• la prassi operativa con evidenza delle buone prassi
esportabili in altri settori e/o territori
• la cornice normativa: cosa c’è, cosa può essere sviluppato
e cosa sarebbe opportuno introdurre.
link per il programma e la scheda d'iscrizione
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