Cuneo 6 aprile 2020
Il 24 gennaio è mancato mio papà, e qualche giorno dopo un ragazzo che amava i cani mi ha chiesto se ne volevo uno; ed io un po’ titubante ho risposto che mi sarebbe piaciuto. Ma mia mamma, talmente stremata, non avrebbe ancora avuto la forza di occuparsi di un cane; era stremata dal lavoro con mio padre e che ora non avrebbe voluto un cane. Era il tempo che avevamo il nostro vecchio gatto nero Jolly che era malato e allora ho portato il cane a casa e negli ultimi anni di vita di Jolly il cane ha preso il suo posto in casa nostra; e io decisi di prendere il cane l’ho preso dal canile che aveva poco più di sei mesi circa. Quando arrivai a casa con il cucciolo di cane mia madre si arrabbiò molto. Con il passare del tempo questo cane ci tiene un’immensa compagnia. Il mio adorato Charlie (così l’ho chiamato) adesso man mano che invecchia con me esce volentieri ma in questo periodo di Covid 19, possiamo stare solo nei 200 metri cioè fare il giro dell’isolato.
Il mio cane non cammina su tutte quattro le zampe: da piccolo è stato investito, portato in canile, visitato, operato dal veterinario del canile: camminava su tre zampe, grazie ai vari interventi di varie amicizie di mia mamma di altri veterinari del Sud siamo riuscite a farlo tornare a camminare su tutte quattro le zampe, ma durante l’inverno o piove o nevica quando rientriamo dal giro ha sempre la zampa contratta e non riesce ad appoggiarla bene per terra e quindi si muove sulle altre tre zampe.
Chiara Marini
Volontaria MenteInPace
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