7/4/2020 – dal profilo facebook
COSA PENSO PER USCIRE DALL’EMERGENZA
(Eliana Brizio)
pubblichiamo con il consenso dell'Autrice
Ho preso la decisione, dopo l'ennesimo video complottista, di far sapere che cosa penso in merito:
Sono infermiera e non solo, ma sono una infermiera che si è occupata per più di dieci anni di infezioni ospedaliere, di prevenzione delle infezioni. La mia attitudine in momenti di emergenza,
l'ho imparato, perché me lo hanno insegnato persone competenti, e perché l'ho vissuto sul campo, di fronte a problematiche importanti che mi sono ritrovata a dover affrontare è, che quando sei in
emergenza devi
FARE TUTTO CIO' CHE PUOI
per uscire dall'emergenza.
E non sono di sicuro le discussioni sulle colpe, sui complotti, sul chiedersi se è una guerra ...
A tal proposito ora arrivo a me, sono in casa come tantissime altre persone a eseguire ciò che ci viene detto, con l'obiettivo, mentre sono in casa, di fare in modo che il mio sistema immunitario
si rinforzi e pensare ai complotti e alle colpe, non va in quella direzione.
Non voglio sentire nulla che mi tenga nella condizione di ammalarmi proprio perché mentre sono debole, fragile, indifesa, in un immenso vuoto di attesa, qualcuno mi incita a pensare che ci sono
tanti cattivi.
Il termine stesso di emergenza significa che le cose
NON FUNZIONANO
come si fa normalmente, gli obiettivi sono altri e bisogna rimanere
CONCENTRATI SU QUELLI.
- Quando usciremo dalla paura di essere attaccati da un virus invisibile, che non sappiamo dove è e ce lo possiamo aspettare ovunque,
- quando saremo nel relax di poter non aver più paura di essere contagiati,
allora quello sarà il momento di tirare le fila, vedere cosa è successo, e se scopriremo che era un immenso complotto nazionale o addirittura internazionale
(COSA CHE NON CREDO ASSOLUTAMENTE TRA L'ALTRO) e questo non significa certamente che non mi renda conto di quante cose non funzionano, degli abusi di potere che vengono perpetrati, e a tal
proposito di quante cose dovranno cambiare,
AFFRONTEREMO AL MOMENTO GIUSTO,
cioè quando non rischieremo più di ammalarci veramente per il contagio di un virus che sta uccidendo molte persone, anche se parecchie persone sono morte perché erano debilitate, comunque i
morti sono veramente tanti,, o se le tante persone che guariscono ci raccontano quanto è stata dura, significa che è
DA QUELLO CHE ADESSO MI DEVO, CI DOBBIAMO DIFENDERE, PER ME-NOI E PER LA STESSA COMUNITÀ', ADOTTANDO LE MISURE PREVENTIVE NECESSARIE.
Non voglio vedere video a meno che non contengano
IL SENSO DI CIO' CHE STIAMO FACENDO, VIDEO CHE MI DICANO E CI DICANO CHE CIO' CHE STIAMO FACENDO STA INIZIANDO A FUNZIONARE, O VIDEO CHE MI DICANO QUALI SONO LE ULTERIORI MISURE DA ADOTTARE IN
BASE ALLE CURVE EPIDEMIOLOGICHE.
Non voglio sentire nulla di complottismi in questo momento, non è il tempo, il tempo della cura, il tempo della convalescenza, il tempo della quarantena, sono tempi che servono per rinforzarsi,
prepararsi, riposarsi.
Infilare in questi tempi, temi che fanno perdere fiducia e speranza, sono fortemente dannosi per il sistema immunitario e significa, a mio avviso, esattamente fare il gioco di chi ci sta
manipolando a farci vedere che è tutto uno schifo.
Io non penso che sia tutto uno schifo. Vedo gente di cui mi posso fidare, sento che riesco ad amare e mi sento amata da molte persone, vedo persone sensate che fanno ottime cose, quindi ora
voglio occuparmi di questo perché è l'unica cosa che in un momento così difficile serve.
Concludo dicendo che finché sono viva voglio vivere, e non voglio permettere a nessuno di farmi morire dentro e prima del tempo, o di far morire la mia anima, o spegnere la mia fiammella e
la mia essenza di vita.
Eliana Brizio
Infermiera
libera professionista
di Cuneo
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