GLI IDEALI SONO IMMUNI AL CORONAVIRUS (Anna Bonavia)

12-04-2020 - 12:40

DA bonavia.an@gmail.com

A  menteinpace@libero.it   

 

 

Diario di quarantena, giorno percepito ennesimo.

 

Vigilia di Pasqua. Dov’ero alla vigilia di Natale? A Nazareth. Camminavo instancabilmente tra vie di pietra bianca, cenavo insieme a persone, diverse, nuove, in mezzo a voci, gusti, odori mai sentiti.

Ora invece mi riempio ogni giorno delle stesse sensazioni. Può essere il mal di testa provocato dal computer, unico mezzo con cui posso andare a scuola (cosa che ho sempre dato per scontata, ma

che mi rendeva davvero felice), può essere il male al braccio dopo lunghe partite di tennis improvvisate, unico sport che posso fare per la quotidiana mezz’ora che mi serve per il benessere del corpo. Può anche essere l’odore di casa, ma ormai non lo sento più.

Il mio star bene psicofisico prescinde daI cambiamenti. Devo quindi trovarmi qualcosa di particolare, che renda ogni giornata diversa, oppure devo cambiare punti di vista su una realtà che è (o perlomeno mi sembra) sempre la stessa.

 

Basta. Mi sento un animale, un cucciolo che non è più cucciolo e si deve staccare dalla mamma per trovare la sua indipendenza. Per noi adolescenti stare a casa significa impossibilità di costruirsi

un’autonomia, e quindi è come stare in gabbia.  Questa volta non ce la faccio proprio, non sopporto più nessuno. Non sono arrabbiata, ma esco e sbatto la porta e ne vorrei sbattere mille di

porte, ah quanta soddisfazione.

Per strada penso che ci sia una parte di noi, chiamala mente o come vuoi, che sì, per “svilupparsi” ha bisogno di ricevere stimoli e immagazzinare dall’esterno informazioni e sensazioni. Ma c’è una

parte altrettanto importante, che sia l’istinto o qualsiasi cosa, che per non impazzire ci impone di buttare fuori, di svuotarci quando siamo troppo pieni, tramite valvole di sfogo. Ecco io ho ora un

immenso bisogno di soddisfare questa necessità. Ad un certo punto alzo gli occhi e vedo la maestosa Bisalta, con una smorfia le dico “smettila di essere così invitante”, poi guardo su, il cielo, che mi dà finalmente l’occasione per un profondo respiro di libertà. Penso allora che forse, ancor prima che un tetto, come si sente spesso dire, è più importante avere un cielo sopra la testa (con tutto rispetto per i senzatetto). Poi ovviamente la mente inizia a viaggiare e vola alle mie solite idee ambientaliste, e questo cielo ce lo stiamo giocando, e chissà quando non sarà più così infinitamente azzurro, e quanto mi manca parlarne con gli altri del Collettivo.

Per chi non lo sapesse, parlo del Collettivo Sesamo (Studenti e studentesse attivi motivati e organizzati), un gruppo di ragazzi dai 15 ai 19 anni, provenienti da diversi comuni e scuole superiori, con cui mi trovo per discutere di tematiche di attualità ma soprattutto per organizzare eventi di sensibilizzazione civile. Le manifestazioni per l’ambiente, pulizie della città, scambi di vestiti a costo 0, cineforum su tematiche di discussione... Condividiamo tutti senso civico, interesse politico (ma siamo apartitici), ideali di tolleranza e solidarietà, siamo aperti al dialogo.

In questo periodo di reciproca lontananza vogliamo comunque organizzare iniziative. Un’idea che stiamo condividendo con il consigliere comunale e il presidente dell’Anpi Cuneo è quella di

ricordare la giornata della Liberazione mettendo un lumino fuori dalla finestra, per illuminare tutta la città e sentirci uniti.

Tornando verso casa, non che me ne sia più di tanto allontanata, concludo che l’unica cosa che mi regala entusiasmo in questo periodo è continuare lavorare come posso per le cose in cui credo, gli ideali.

Almeno quelli sono immuni al Coronavirus.

 

Anna Bonavia

Studentessa liceale, Cuneo

Collettivo SESAMO

 

(Studenti E Studentesse Attivi Motivati e Organizzati)

Scrivi commento

Commenti: 2
  • #1

    Giulio Buzzichini (lunedì, 13 aprile 2020 13:07)

    Brava Anna, complimenti, scrivi davvero molto bene. È un piacere leggerti.
    Un abbraccio socialmente distanziato

  • #2

    Beatrice (sabato, 18 aprile 2020 11:06)

    Quanta maturità e profondità nelle tue riflessioni! Quanto è bello avere degli ideali e crederci! Non ti conosco Anna, ma mi ricordi un ex-sessantottina che voleva anche lei cambiare il Mondo...
    Dai, tu e i tuoi amici del collettivo non mollate, conservate questo fresco entusiasmo tipico della gioventù impegnata in progetti di solidarietà e difesa dell'ambiente! Condivido e vi appoggio moralmente!
    Un abbraccio virtuale.

SITO WEB DI MENTEINPACE

I DATI DEGLI ULTIMI

30 GIORNI

1.120 Visitatori

1.725 Visite

MENTEINPACE

BILANCIO E RENDICONTO DI CASSA ANNO 2022

MENTEINPACE - BILANCIO 2022
Rendiconto di cassa a data 31-12-2022
MIP - RENDICONTO CASSA 2022.pdf
Documento Adobe Acrobat 500.2 KB

Video Spot di MENTEINPACE

ADRENALINA PURA!!

regia di 

Andrea Castellino

---------------------------------------

 

 

ZONA FRANCA 

è un laboratorio di inclusione sociale, in cui si sperimentano forme alternative di partecipazione, protagonismo ed espressione.

 

È ideato e prodotto dalla Cooperativa Proposta 80 

in collaborazione con l’Associazione Culturale Kosmoki 

e dagli

utenti del Servizio di Salute Mentale del Dipartimento di Salute Mentale di Cuneo.

 

Collaborano al progetto Città di Cuneo, Cooperativa Momo

MenteInPace

DiAPsi Cuneo 

Casa del Quartiere Donatello.                       

VISITA IL SITO DI “ZONAFRANCA”

CLICCA QUI

ZONAFRANCA

è anche su FACEBOOK

CLICCA QUI

--------------------------------------------

NEWSLETTER DI MENTEINPACE

per riceverla

     scrivi una mail a      menteinpace@libero.it

----------------------------------------------

 

GUARDA LE NOVITA' della

CASA DEL QUARTIERE DONATELLO

http://www.casadelquartieredonatello.it

---------------------------------------------------------

Renzo De Stefani

LA PSICHIATRIA DEL FAREASSIEME

Valori e pratiche orientate alla “Recovery”

Erikson editore

 

La Psichiatria del fareassieme è un manuale di salute mentale molto diverso dai testi che di solito si trovano sull’argomento: non ci sono capitoli sulla psicopatologia, sui principali disturbi psichici, sui trattamenti più in voga. L’approccio del fareassieme mette al centro, nei fatti e non solo nelle parole, utenti e familiari. Medici, operatori, utenti, familiari e cittadini sono coinvolti alla pari nei percorsi di cura e nella co-progettazione e co-produzione di tutte le attività, i gruppi e le aree di lavoro del Servizio. Un approccio dove si impara a «pensare e a lavorare» assieme, valorizzando la presenza, il sapere esperienziale, le risorse di tutti.

PER ORDINARLO

CLICCA QUI

----------------------------------------------