GILBA (5 agosto 2000)
Gilba
Ha un sentire
Vicino al mio:
riservato, profondo, sincero
quasi aspro.
Gilba
Ha parlato
Di rocce e di Gocce,
di spruzzi e di sprazzi;
Ma ha detto anche
A mezza voce
Cose
Che il passo frettoloso non ode:
L’ombra schiva, lontano Inverno di fatiche
Che arranca sul sentiero
Chiuso tra le case
In pietra;
L’odore caldo buono del pane sulla piazza;
Il sussurro ricorrente di una preghiera al
Bivio;
La nebbia, musica silenziosa e malinconica
Tra le felci;
E sopra tutto, il respiro immenso della montagna
Che accoglie
Francesca Bonici
(poesia affissa nella Borgata Chiabrandi, vallone di Gilba, Sampeyre)
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