22 SET -
Oggi, con una conferenza call virtuale che ha visto la partecipazione tra gli altri da Fabiola Bologna, membro della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati,
e del sottosegretario alla Salute, Sandra
Zampa, è stato presentato il Libro Bianco sulla Schizofrenia realizzato dalla Fondazione The Bridge (scaricabile dal
sito www.fondazionethebridge.it).
"Occuparsi di salute - ha affermato Rosaria Iardino, presidente della
Fondazione The Bridge - significa per noi creare un sistema nel quale l'approccio scientifico e quello sociale siano in equilibrio. Il nostro auspicio è che questa analisi che abbiamo realizzato
sul tema della schizofrenia aiuti i decisori politici ad avere una visione più completa della patologia, prendendo in carico la questione non solo dal punto di vista clinico ma anche da quello
sociale, con uno sguardo alle famiglie e ai caregiver".
"I disturbi psichiatrici - ha proseguito Iardino - sono ancora oggi troppo frequentemente correlati a una forte stigmatizzazione, a pregiudizi radicati nel tempo,
a un sentire comune che conduce all'isolamento delle persone che ne soffrono. Per questo motivo, oltre ai medici, ai clinici e agli addetti lavori, con questo lavoro abbiamo voluto dar voce anche
ai pazienti e ai loro familiari, ai loro bisogni e alle loro richieste".
Nel Libro Bianco sulla Schizofrenia vengono analizzati i dati forniti dal Ministero della Salute sui percorsi di cura, i costi, le prestazioni fornite e le strutture su tutto il territorio nazionale. Secondo la Fondazione The Bridge, "negli ultimi anni, a fronte di un incremento del tasso di incidenza di schizofrenia, si rileva una riduzione del tasso di incidenza trattata, a segnalare un probabile innalzamento della soglia d'accesso che privilegia i casi potenzialmente più gravi. A fronte di un aumento dell'assistenza residenziale, si registra un decremento di quella semiresidenziale e delle prestazioni ospedaliere. Il numero di posti letto ospedalieri di degenza ordinaria si attesta sullo standard di 1 ogni 10.000 abitanti adulti".
Tratto da:
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=88138&fr=n
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