Ancora riflessioni malinconiche per noi volontari Amici Ca.Ri. di Asti giunti quasi all’importante traguardo del 25° anno di attività. Passate la primavera e l’estate senza poter incontrare gli ospiti delle Case di Riposo e Comunità da noi periodicamente raggiunte, sempre con musica e con progetti di volta in volta nuovi, anche l’autunno sta ora, giorno per giorno, scivolando via.
Ci rasserena, ma solo un po’, sfogliare l’album dei ricordi e ad esempio rivedere foto novembrine di anni passati che mostrano ad esempio gruppetti con abiti e oggetti legati alle sagre o scolari… non più giovani, con tanto di grembiuli col fiocco, abbecedari, pagelle datate, e con severa maestra!
E fra noi volontari, sentendoci, ci diciamo che, dopo mesi di sofferta inattività, a questa terza stagione dell’anno avevamo guardato con speranza, per una graduale ripresa del nostro gioioso impegno.
E invece, pur preoccupati, come tutti, per la nostra stessa salute, ora non abbiamo altra possibilità per raggiungere i cari ospiti delle strutture amiche se non quella di telefonare inviando loro saluti tramite le direzioni o affidare un messaggio come questo ai giornali che negli anni ci hanno costantemente pubblicato. Non è molto, ma mostra vicinanza, affetto sincero per i nostri “grandi”, unitamente al rispetto nei confronti del personale per il lavoro che quotidianamente svolge e alla stima verso chi ne guida l’operato, tutti insieme per preservare dal morbo, che tanto ci affligge, le fragili persone affidate.
Patrizia Porcellana
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