DA psicoradio@gmail.com
In questo periodo abbiamo visto quanto sia difficile la gestione dei luoghi "chiusi" della nostra società, abbiamo visto gli effetti della diffusione del coronavisrus dentro le Cra, dentro le RSA, dentro il carcere. E stiamo assistendo ancora adesso alle difficoltà, per chi è dentro, di incontrare i propri parenti, di mantenere il poco di socialità che prima dell'emergenza sanitaria era permessa. Se il covid ci avesse colpiti 40 anni fa, o anche solo 20, ci sarebbero state molte persone con disagio psichico che lo avrebbero vissuto chiusi dentro un manicomio.
Fortunatamente non è così. Però c'è chi ancora oggi continua ostinatamente a rimpiangerli, e
afferma che i manicomi sarebbero preferibili alla situazione attuale della cura della salute mentale. Naturalmente non sono persone che sono state rinchiuse in manicomio, magari per decenni. O
che ci hanno lavorato come infermieri o psichiatri...
Dovrebbero tornare in manicomio, invece, secondo il giornalista Massimo Fini. Qualche tempo
fa ha pubblicato sul Fatto Quotidiano un articolo intitolato:” la vera follia...”
Noi gli avevamo risposto con una trasmissione che potete riascoltare sul nostro sito.
Su questo tema un nostro redattore, Claudio Nappi, ha scritto un articolo per il Manifesto in Rete, "un articolo molto personale", forse il più personale della sua vita, come lui stesso ammette, per spiegare perchè la vita - e anche il
covid - è molto meglio viverli fuori dal manicomio.
Leggi il bellissimo articolo di Claudio Nappi: Buona lettura!
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