Serve una rivoluzione alimentare per salvarci dalla crisi climatica!
Ridurre gli sprechi di cibo e passare ad una dieta prevalentemente vegetale, secondo Project Drawdown, sono due tra le 5 azioni più positive per il pianeta, in termini di riduzione delle emissioni.
DA italia@fridaysforfuture.org
sa 02/01/21 07:30
A menteinpace@libero.it
Cosa vuol dire “prevalentemente vegetale“? La commissione internazionale di scienziati EAT-Lancet ha definito più precisamente una “dieta universale della salute” che sia contemporaneamente sostenibile e sana.
Gli scienziati di EAT hanno stimato che, al crescere della popolazione mondiale, per limitare a sufficienza le emissioni di gas serra, il consumo di acqua e suolo e la perdita di biodiversità, l’unica strada percorribile è la combinazione di un dimezzamento degli sprechi, il ricorso a nuove, più futuribili tecniche agricole, e di una completa reinvenzione del nostro modo di mangiare. Una rivoluzione alimentare!
Oggi, in Europa, il consumo di carne rossa – il peggiore per il clima – è oltre 4 volte maggiore di quanto raccomandato dallo studio. Negli USA, questa sproporzione è di oltre 6 volte! Anche i consumi di pollame, latticini e uova sono complessivamente insostenibili e incompatibili con le risorse del pianeta e il nostro budget residuo di CO2.
Per fronteggiare la crisi climatica, e risolvere al tempo stesso molte patologie alimentari, noi europei dobbiamo tagliare di circa il 77% i nostri consumi di carne rossa e ridurre in generale il consumo di tutti i prodotti di origine animale.
Al ritmo attuale, invece, il consumo globale di carne è destinato a raddoppiare entro il 2050.
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