Liguria di Ponente e Provenza si incontrano a Laghet, piccolo villaggio dell’entroterra nizzardo, nel cuore delle Alpi Marittime, giusto sopra Eze e poco lontano dal Trofeo della Tourbie, dove nel 16 a.C. Augusto faceva erigere uno dei più singolari monumenti delle Gallie con i nomi dei popoli assoggettati; fra questi i Sabates, i Docilii, i Vedianti, ultime tribù Liguri che avevano combattuto fino allo stremo per la loro indipendenza. Una stretta strada a gomito segue l’aspro rilievo alpino, sale tra crinali e muri a secco e vigneti andati perduti in un paesaggio di una bellezza antica, ingentilito da qualche pino e dalla macchia mediterranea che in stagione si colora del giallo della ginestra e della mimosa, del candore del biancospino.
Tuffato in un fresco bosco di querce e di lecci, Laghet è un pugno di case alla confluenza di un ponte, luogo di transito nel passato per i “routiniers” che dalla costa monegasca si recavano sui monti, il posto conserva ancora il fascino un po’ ambiguo delle terre di frontiera.
Più che un paese Laghet è un Santuario segnato dai passi di una moltitudine di pellegrini (dall’8 settembre all’8 dicembre del 1653 i genovesi organizzarono a piedi 52 pellegrinaggi), dove, si incontrano, unite dalla fede comune, cultura italiana e francese. Giunti sul piazzale prima del ponte che attraversa il torrente, si lascia la macchina e ci si avvia, sono pochi passi, verso la Chiesa che la devozione popolare ha consacrato fin da tempi remoti come uno dei luoghi dove alita il soffio dello spirito.
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Tratto da: https://artslife.com/2020/12/31/tra-il-familiare-e-lignoto-viaggio-a-laghet-culla-degli-ex-voto/
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Patrizia Porcellana (lunedì, 04 gennaio 2021 10:59)
Grazie all'autrice dell'interessante articolo.
La meta merita senz'altro un viaggio per scoprire tale luogo ricco di suggestioni.
Béatrice (lunedì, 04 gennaio 2021 19:36)
Quanti ricordi d'infanzia legati a quel luogo!!! Mio zio, fratello di mio papà, miracolato da un brutto incidente in macchina, aveva portato un ex-voto in quel Santuario. Ogni anno, il lunedì di Pasqua, ci ritrovavamo a pregare e ringraziare a Laghet, 5/6 famiglie di oriundi Italiani residenti a Cannes, Cagnes, Antibes, Nice e Menton. Per pranzo, si faceva il classico "pique-nique sur l'herbe" del lunedì di Pasqua oppure qualche volta, ci si ritrovava da un nostro amico a L'Ariane, sobborgo di Nizza. Per me bambina, figlia unica, era un appuntamento fisso molto festoso che aspettavo con trepidazione, perché allora non capitava spesso di andare in giro con i miei e in quell'occasione ritrovavo parenti, cugini, amici... e si faceva festa! Scusate, ma non ho potuto fare a meno di condividere questo ricordo indelebile...
Gianfranco Conforti (martedì, 05 gennaio 2021 10:14)
Grazie a Patrizia e Beatrice per i commenti ed i ricordi di Bea.