DDL “RISTORO” RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI, E ALTRE STRUTTURE RESIDENZIALI
LA GIUNTA DELLA REGIONE PIEMONTE VUOLE RISTORARE LE RSA CON FONDI DELLA SANITÀ NON SPESI PER LE CONVENZIONI, DIRITTO ESIGIBILE DEI MALATI. FONDAZIONE PROMOZIONE SOCIALE: «COSÌ SI LASCIANO SENZA FONDI 15MILA ANZIANI MALATI E NON AUTOSUFFICIENTI SENZA DARE UN SOLDO ALLE FAMIGLIE CHE PAGANO. RISTORI ANCHE ALLE STRUTTURE INDAGATE PER PROCURATA PANDEMIA E PER NON AVER ASSICURATO LE CURE IDONEE AI PAZIENTI, VERGOGNA!».
LA PROPOSTA DI FONDAZIONE PROMOZIONE SOCIALE: «NON SOLDI A PIOGGIA, MA EROGAZIONE DELLE QUOTE SANITARIE PER TUTTI I MALATI NON AUTOSUFFICIENTI IN LISTA DI ATTESA (COLORO, CIOÈ, CHE SI SONO VISTI NEGARE DALL’ASL LA QUOTA SANITARIA DELLA RETTA RSA)».
SULLE ALTRE STRUTTURE RESIDENZIALI: «NON HANNO ANCORA RIAPERTO A PIENO REGIME, NONOSTANTE SIANO SERVIZI ESSENZIALI. I FONDI DEL GOVERNO PREVEDONO GIÀ I RISTORI E IL RIMBORSO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE».
DA info@fondazionepromozionesociale.it
La IV Commissione del Consiglio regionale del Piemonte ha audito oggi la Fondazione promozione sociale onlus e il Comitato vittime nelle Rsa in merito alla bozza di Ddl “Decreto ristoro Rsa”.
Il provvedimento, licenziato dalla Giunta della Regione Piemonte guidata dal Presidente Alberto Cirio e ora all’esame del Consiglio regionale, prevede di erogare 41 milioni di euro (30 dei quali dall’Assessorato alla sanità) ai gestori delle strutture residenziali del Piemonte per i malati non autosufficienti e le persone con grave disabilità, senza discrimine alcuno: nemmeno il comportamento e la gestione delle strutture durante la pandemia, nelle quali, nel complesso si sono registrati almeno 4.000 morti.
La Fondazione e il Comitato hanno comunicato ai Consiglieri regionali che «non è accettabile che la Regione paghi i costi di gestione ordinari delle Rsa con la formula dei ‘ristori’, distogliendo risorse della sanità destinate alle convenzioni, cioè alle spese obbligatorie. I gestori – è stata la proposta avanzata di revisione radicale/inversione di rotta del Ddl – vengano fatti lavorare attraverso le convenzioni, non assistiti con un contributo economico che scavalca migliaia di utenti. Se ci sono i soldi per questi ristori, ci sono anche i soldi per le convenzioni!».
Nas e Procure stanno individuando gravi inadempienze nelle Rsa, che evidenziano come la pandemia ha fatto una strage di anziani per gravi omissioni: mancata applicazione del piano pandemico (anche da parte della stessa Regione), carenza di personale, mancate misure per il contenimento dei contagi tra i pazienti e il personale e per la cura dei malati.
«Con il provvedimento in discussione – hanno sottolineato i rappresentanti della Fondazione promozione sociale e del Comitato vittime – la Regione Piemonte ristorerebbe a fondo perduto anche i Gestori inadempienti e che hanno favorito la diffusione del contagio e dei decessi. Nessun rispetto per i sentimenti dei familiari e delle vittime di prima e di adesso?».
Per le Rsa come per le altre strutture residenziali e semi-residenziali (1800 strutture in tutto secondo i dati della Regione) che sarebbero destinatarie dei ristori regionali, va ricordato che sono già destinatarie delle risorse stanziate a livello nazionale dal Governo per coprire i costi dei dispositivi di protezione individuale (dpi), delle igienizzazioni e delle pratiche di sicurezza.
Numerose strutture hanno provveduto in proprio, al di fuori di qualsiasi norma, a ripagarsi il costo dei dispositivi di protezione individuale con un aumento una tantum della retta dei ricoverati di 500 euro, oppure facendo pagare le visite ai congiunti dei malati 10 euro (con la motivazione che servivano per l’acquisto di mascherine e camice protettivo!).
A questi gestori la Regione intende ristorare le presunte maggiori spese! Qualunque “ristoro” non può essere assegnato senza verifica del rispetto dei requisiti previsti dall’accreditamento e dalle norme regionali in merito a standard del personale e alla conduzione di una Rsa.
A pagare, quindi, sono sempre i malati/persone con disabilità non autosufficienti e le loro famiglie. Per loro nessun ristoro è previsto dalla Regione Piemonte!
Maria Grazia Breda
Presidente
Fondazione promozione sociale - Comitato vittime Rsa
Per informazioni:
Maria Grazia Breda, Tel. ufficio 011.8124469 - Tel. Abitaz. 011 211398
Andrea Ciattaglia, 345 6749838
FONDAZIONE PROMOZIONE SOCIALE
COMITATO VITTIME RSA
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