Accessibile ai disabili e gestito da ex pazienti psichiatrici: ecco lo stabilimento balneare dove nessuno si sente a disagio
Completamente accessibile. Da tutti. Attivo dal 2013 L’Alba Big Fish a Marina di Pisa è uno stabilimento balneare senza barriere. Né architettoniche, né culturali, né mentali. Accessibile ai disabili dunque, e in più gestito da ex-pazienti psichiatrici che hanno intrapreso un percorso di riabilitazione. Ma non solo: “la stessa accoglienza e cura delle relazioni che caratterizza il lavoro quotidiano della riabilitazione psico-sociale è rivolto ai bagnanti, provenienti da tutta la Toscana e da fuori regione, perché qui si respira un clima comunitario, perfetto per le famiglie, basato sul rispetto delle differenze e sulla collaborazione” dicono i gestori.
Il bagno è attrezzato con 43 cabine, 120 ombrelloni. Ci sono bagni per disabili, sedie Job e passerelle accessibili fino al bagnasciuga. Spogliatoio comune. Wi-fi. Laboratori di arte terapia. Animazione per bambini. Incontri di Mindfulness, Mindfulness eating, yoga della risata, yoga, danza naturale sulla spiaggia. Si può prenotare o per l’intera stagione o per singoli mesi, o addirittura quotidianamente. Lo stabilimento è inoltre sede comunale dei Campi solari Big Little Fish, un progetto educativo-ricreativo-abilitativo integrato per bambini con difficoltà e/o disagi sociali attraverso attività laboratoriali, ludico-motorie.
L’associazione L’Alba che lo gestisce si occupa di integrazione psico-sociale delle persone che soffrono o hanno sofferto di un disagio psichico o psicologico tramite la creazione di uno spazio condiviso, aperto a tutti in cui ci sia un reale abbattimento dello stigma.
“Le persone che vengono al big fish sostengono un mondo migliore fatto di inclusione, di ricchezza personale, di accessibilità” dice Diana Gallo, la presidente dell’associazione. Per questo il bagno è “assolutamente accessibile in senso globale perché è accessibile per la disabilità fisica, ma anche perché è inclusivo e tanto le persone quanto la cultura sono accessibili”. “Qui -dice Gallo- la diversità è una ricchezza e non un problema. Chi viene, viene a star bene e per avere un’n esperienza di vita in un mondo migliore fatto di inclusione e ricchezza. Perché essere accessibili significa lavorare col cuore”.
Domenico Guarino
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