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quando fai il mio lavoro capita spesso che anche nelle situazioni di svago ti vengano fatte domande serie, anzi serissime. Così ad una cena mi sono trovata a raccogliere uno spaccato di uno dei più diffusi pregiudizi sulla mindfulness. ossia che la mindfulness significhi non avere pensieri. Anzi, che per praticare non bisogna avere pensieri in testa. Come dire che per meditare devi essere illuminato. Così, un po' per gioco e molto sul serio, ho pensato di scrivere una guida sulla calma della mente. La trovi nell'articolo di fondo, che, con poca fantasia, si intitola appunto,
(per leggere l'articolo clicca sul titolo)
Rimane il fatto che, in
ogni modo, capire la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come
sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita.
Philiph Roth
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