DIALOGO SULLA PSICHIATRIA FRA ANTONIETTA E SUSANNA

DIALOGO SULLA PSICHIATRIA FRA ANTONIETTA E SUSANNA

 

Dalla Chat di whatsapp SITO MENTEINPACE

Questa è la chat di coloro che collaborano per il sito www.menteinpace.it, tra cui ci sono Susanna Brunelli e Antonietta Gullì

 

ANTONIETTA GULLÌ (Milano)

 

22/09/2021 00:17 – audio sbobinato (tra parentesi con puntini frasi non comprensibili)

 

Susanna…è giusto quello che dici, corpo, anima e spirito insieme. Ci sono persone, dottori, che lavorano in questo modo e tutti loro hanno studiato questa cosa, per quanto ho capito nella mia esperienza, nel mio viaggio attraverso questi confini. Ti dico una cosa…il paziente difficilmente riesce a dire “no…questo non lo faccio” perché a questo punto il medico è convinto che tu stai male…”no…tu stai male e devi fare questa cosa” (…) purtroppo devo dirti, con gran dolore, che io non credo…spero che le cose si possano capire come dici tu e che il paziente sia con lo psichiatra. Ad esempio io molti farmaci non li posso prendere perché mi hanno fatto molto male e sono restia a prendere dei farmaci. Niente, comunque adesso ho la mia terapia…solo alla sera per dormire ma sto bene…insomma…però…sfondi una porta già aperta e mi auguro veramente che queste cose che tu dici…che il paziente e lo psichiatra trovino un giusto equilibrio per poter lavorare insieme, per poter andare avanti in un percorso di salute, per migliorarsi. Ciao buonanotte…mi piace molto quello che dici.

 

[22/9, 00:19] - audio sbobinato (tra parentesi con puntini frasi non comprensibili)

 

Il paziente non riesce a ribellarsi perché si sente ostacolato non dal farmaco in sé ma dalle cose che gli vengono dette…vogliamo dirla…è brutta dirla così…penso che molta gente ha provato ad uscirne da questa situazione…è una questione solo di soldi alla fine…perché il dottore non ti fa andar via quattro giorni prima dall’ospedale…e molte volte butta fuori la gente che ancora non sta bene. Anche questo ho constatato nel mio percorso…mi ha dato molto fastidio. C’è ancora tutto da rifare. Facciamo come Penelope…tessiamo ‘sta tela e vediamo dove andiamo a finire.

 

[22/9, 00:19] - audio sbobinato (tra parentesi con puntini frasi non comprensibili)

 

…e pensiamo in positivo. Quando tu pensi positivo il nostro cuore, il nostro essere percepisce benessere

 

[22/9, 00:26] - audio sbobinato (tra parentesi con puntini frasi non comprensibili)

 

Quando tra medico e paziente c’è un’intesa va tutto bene, ma quando un medico non vuole avere questa intesa…allora è solo una questione di business…è solo business. Almeno io la vedo così.

 

[22/9, 00:29] - audio sbobinato (tra parentesi con puntini frasi non comprensibili)

 

Un’altra cosa…ti imbottiscono di farmaci poi sei lì che ti accendi una sigaretta per fumare tu credi che c’è qualcuno che ti viene a controllare, che ti sta vicino quando hai una flebo attaccata…ma no! Se questo è lavorare…vicino a una persona, a una PERSONA che ha le sue problematiche, malata…eh no. Non è cattiveria ma è da denunciare una cosa così. A me è successo…sono stata male, mio padre e mia madre mi hanno portata in ospedale. Mi hanno fatto una flebo…non vedevo i miei, sono andata in crisi, mi sono tolta la flebo e avevo tutto il sangue che mi colava sui vestiti. Ma credi che c’era qualcuno a guardare quello che succedeva?

 

[22/9, 00:31] - audio sbobinato (tra parentesi con puntini frasi non comprensibili)

 

Chiamiamola così: ignoranza, IGNORANZA!

 

[22/9, 00:35] - audio sbobinato (tra parentesi con puntini frasi non comprensibili)

 

…ma non volevo farmi del male…ero in un posto (Antonietta parla del suo ricovero in Ospedale, NdR) dove non conoscevo nessuno, i miei non c’erano, ero fragilissima e non sapevo dove finivo…mi sono sentita spaurita e sola e non c’era nessuno lì.

 

 

SUSANNA BRUNELLI (Verona)

 

mercoledì 22 settembre ore 09.09

 

Interessante quello che dici Antonietta, noi  dobbiamo  esprimere le criticità che sono molto forti, certo il paziente si sente sottomesso perchè considerato non in grado di poter esprimere neanche le paure che si ritorcerebbero a loro sfavore, e non è per niente bello, gli operatori devono incentivare l'autonomia del paziente e invece spesso abusano della loro posizione per incutere paura anche con pseudo minacce intimorendo, ad esempio con la storia del TSO se non fai il depot ( la punturina) , questo a mio avviso è molto grave, più ne parlo e più emergono testimonianze , non si può stare zitti e chi se lo può permettere deve parlare, io parlo , ma so anche ascoltare  e confrontarmi se il terreno è fertile . Concordo che ci sono operatori carini e disponibili, umani  e dottori discreti ma se solo vanno fuori dagli schemi prima o poi trovano il modo per oscurarli come è successo al dottor Loria di Cagliari. Grazie Antonietta.

 

ANTONIETTA GULLì

 

[22/9, 15:06]

 

Ascoltando intervento di Susanna penso abbia ragione ....ma penso che ci sono medici che lavorano con cuore e animo e tanto per aiutarti ad essere e a capire le tue difficoltà e di guardare insieme all’utente cosa va bene e quali inclinazioni ha.

 

[22/9, 15:25]

 

 

Ma penso che riguardo a me e tanti altri uno penso ed è così che durante la contenzione il paziente non deve restare solo e in quanto in questo viaggio in questo confine penso che veramente Susanna c'è molto da fare io sono arrabbiata per come lavorano molti di questi chissà perché davanti al medico non ci si riesce a ribellarsi intanto come si dice ti fa male tanto quando non credono che tu non stai male vorrei pensare che ti rendono la vita impossibile perché non vorrebbero oppure pensano che c'è la puoi fare ....anche se tra le virgolette nessuno di noi è sano ma penso che ci sono persone e persone belle persone che comprendono le tue sensibilità ....personalmente io di ciò non parlo di questo molte persone non capirebbero e si spaventerebbero e giudicherebbero non viviamo una vita facile ma sicuramente nel bene oppure viceversa abbiamo una marcia in più .....sai perché ci conosciamo e sappiamo cosa ci fa stare bene ...una canzone una poesia e perché no c'è anche quella una sfuriata siamo umani ...in quanto le cure molti farmaci mi hanno fatto male sono proprio pochi i farmaci che posso prendere solo la sera ....un tempo imbottivano cavoli che agitazione avevo dentro tanto tanto malessere ora pesto i piedi se non voglio un farmaco perché ho riscontrato che non va non lo faccio poi ......quando arrivi in spdc lascia stare una rovina guarda la storia dei farmaci e degli ospedali un libro che non si riesce ad aprire non perché emotivamente coinvolge ma solo perché penso va da persone a persone e tu Susanna dici bene ma siamo molto lontani da qui a sperare che tutto sarà come vorremmo... Ad esempio io metterei negli spdc operatori ed educatori come una volta .....che hai parlato con il medico una volta somministrata la terapia siamo soli inquieti noi anime fragili con la forza di uno zunami

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Commenti: 3
  • #1

    Claudio (giovedì, 23 settembre 2021 06:57)

    Mi sono emozionato e in questo momento vorrei abbracciarvi perché non ho ancora le parole ma le troverò per cercare di darvi un po’ di sollievo .

  • #2

    Susanna Brunelli (giovedì, 23 settembre 2021 09:48)

    Grazie a PACO che ci da' la possibilità di esprimere le nostre riflessioni che non sono per niente da sottovalutare, ma pochi hanno il desiderio di ascoltare perché sono cose tristi e le persone non hanno interesse a sentire perché quello che diciamo smuove le coscienze.
    Io ho capito che se una persona inizia a rompere il ghiaccio ti accorgi che molti altri hanno esperienze da raccontare, anche piacevoli, se guardiamo, emergono i veri valori, le persone si sentono meno sole.

  • #3

    Antonietta (giovedì, 23 settembre 2021 18:52)

    Un bell'articolonpurtroppo scritto al momento così come andavano i pensieri va bene ci ho provato......in quanto a ciò ci sono storie che ti fanno pensieri anche se vorresti non pensarci succede che rivedi il viso ti chi ha visto ciò dopo la flebo ed ervdi mio padre e mi ha creato maggior dispiacere che ha dovuto vedere che in pronto soccorso nessuno si è preso cura .....sono.daccordo di sentire storie come queste ma devo ripetermi solo Ulisse c'è la fatta ahahah e Penelope una donna di oggi scusate ancora forse sto andando fuori teme ringrazio tt e mi scuso per la non chiarezza vado di petto grazie Claudio un abbraccio anche a te

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