LACRIME
Buongiorno eccomi nuovamente qui con un nuovo articolo, oggi vi voglio parlare della
sofferenza e del dolore che giace dentro noi.
DA varieventuali@rossetorri.it
21/09/2021 00:57
Tanto per iniziare come tutti sappiamo l’essere reclusi in carcere è una grossa sofferenza sia mentale che fisica.
Qui in ogni momento della giornata i pensieri ci riempiono la mente, creando dei forti stati di disagio a livello psicologico. Bisogna dire che non sono molto presenti gli enti che dovrebbero
aiutare il detenuto a livello psicologico, sia per uno sfogo che per parlare del malessere che prova.
Sono consapevole che se mi trovo qui è perché ho commesso un reato.
Purtroppo non ho dato mai retta ai consigli che mi sono stati dati dalle persone che mi vogliono bene, che mi amano … insomma ho sempre voluto fare di testa mia a sfidare la legge, ma non avrei
mai pensato di finire in un contesto del genere, di trovarmi in carcere, e invece eccomi qui!!
Tutto ciò mi ha solo portato gravi conseguenze: all’arresto e a essere portato in carcere per scontare il mio sbaglio.
Tutti i giorni ci penso; “perché non ho mai dato retta hai consigli che mi hanno dato”??
Ogni giorno mi faccio mille domande su quanto sono stato idiota a non aver pensato, ragionato su quello che stavo facendo.
E ora mi trovo in carcere, in una cella, a piangere per gli errori fatti … ma il vero pianto è per aver deluso, fatto soffrire, chi mi ama …. come la mia famiglia.
Questo non me lo perdonerò mai, perché è stato lo sbaglio più grosso che potevo fare nella mia vita.
Come sappiamo le giornate in carcere non sono semplici, in quanto non abbiamo attività per svagare la mente, una mente che ci distrugge con i mille pensieri verso i nostri cari, pensare a quando
finirà tutto questo incubo, sono giornate monotone, tutte uguali, un giorno è uguale a quello successivo e a quello precedente.
Molte volte quando sono disteso sulla branda, chiudo gli occhi e penso a migliaia di cose … perché ho commesso questo reato, perché ho voluto sfidare la legge … tanto alla fine ha vinto lei
portandomi in carcere, privandomi della libertà, degli affetti dei miei cari.
Devo ammettere che sono stato proprio uno sciocco a pensare che non sarei mai entrato in carcere, invece…. Eccomi qui!
Ho deluso tutte le persone a me più care che amo più di ogni cosa al mondo, deluso chi credeva veramente in me … e vi posso assicurare che è un rimorso che porto dentro, e fa malissimo.
Purtroppo ora non serve più piangere sul “latte versato” perché è tardi, il danno è stato fatto e ora mi tocca pagare il debito con la legge.
Quello che vi posso assicurare che come lezione di vita, mi è servita moltissimo, mi ha fatto crescere, capire il bene dal male, le cose giuste da quelle sbagliate, quello che ho capito è che la
libertà e la famiglia, che amo più di ogni cosa al mondo, NON HANNO PREZZO.
Tutta la sofferenza e il dolore fisico e mentale che sto vivendo sulla mia pelle e la mancanza della mia famiglia al mio fianco, il non poter essere li accanto a loro ad aiutarli mi ha cambiato
totalmente!!
Ora che uscirò, lo so che sarà difficile rincominciare da capo … ma con impegno, con sacrifici, e facendo le cose giuste sono sicuro che ce la farò.
lo chiedo umilmente scusa a tutte le persone che ho deluso, alle persone che hanno sempre creduto in me, ma soprattutto alla mia famiglia che amo più di ogni cosa al mondo.
Qui vi ho voluto fare un piccolo riassunto su di me, della mia detenzione e di cosa io provo sulla mia pelle.
Concludendo, vi ringrazio per la vostra attenzione, SE AVETE PIACERE … LASCIATE UN COMMENTO …
A PRESTO
M.O.Carlo
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Antonietta (venerdì, 24 settembre 2021 08:36)
Penso che stai facendo un buon lavoro su te stesso continua a farlo senza sentirti in colpa stai lavorando anche per i tuoi cari❤️
Susanna Brunelli (venerdì, 24 settembre 2021 09:10)
Carissimo M. O. Carlo, sento molto pentimento nelle tue parole e anche consapevolezza, qualsiasi cosa tu abbia fatto, ormai è stata fatta e non si può tornare indietro, quando dici questo non me lo perdonerò mai, ti capisco e penso a quello che non mi avrei perdonato io per il danno che ho procurato con le mie azioni, ma in quel momento non ero me stessa, mai avrei potuto ferire qualcuno se non fossi stata in uno stato di malessere profondo, però quando torna la consapevolezza ci pensi e allora devi fare tutto cio' che rimane per rimediare e la cosa migliore da fare è usare il PERDONO, chiedere, dare perdono e perdonarsi, che è la cosa più difficile, anche l'autocompassione e cambiare modalità una volta realizzato che quello che abbiamo fatto non va' più fatto, ma tutta la sofferenza che viene dopo deve servire per una trasformazione interiore, un processo evolutivo e pensare a quello che possiamo fare da adesso in poi e una volta scontata la pena. che può essere anche un ricovero in psichiatria, non si discosta molto dall'essere in carcere.
Ti auguro di resistere e che tu possa utilizzare i tuoi giorni per focalizzarti su quello che sarai pronto a fare un passetto alla volta quando uscirai, spero in una persona migliore con tanto amore da dare ancora.
Susanna B.
Gianfranco Conforti (venerdì, 24 settembre 2021 12:57)
Grazie Antonietta e Susanna. Ho inoltrato i vostri commenti alla redazione del giornale LA FENICE.