Venti anni fa entrai in una brutta fase della mia vita conobbi la depressione ; a forza di pensare persi la cognizione e i cattivi pensieri mi perseguitarono per molti anni arrivando alle allucinazioni di ogni tipo.
gli psicofarmaci mi zombizzarono ma intrapresi una cura riabilitativa con l' associazione "và Pensiero" che mi fece lavorare sulla mia disperazione.
Con l'associazione "Skirace" ho conosciuto persone con diverse disabilità che mi hanno aiutato ad avere più salute mentale accettando la mia malattia come io ho riconosciuto la loro.
Le difficoltà che ho incontrato prima di essere un "discreto" sciatore, sono state molteplici iniziando dal familiarizzare con l'attrezzatura; i guanti,il casco e la mascherina ma soprattutto gli scarponi.
Quando il mio piede non entrava in quei maledetti scarponi mi veniva da piangere, pensavo di non potercela fare ma quando si è incastrato il piede come uno stantuffo... ecco che ho provato la prima gioia.
La seconda gioia l'ho avuta,dopo una giornata sugli sci, quando me li sono tolti ed ho ricominciato a camminare normalmente.
Con l'andare del tempo tutte le volte che mi infilo gli scarponi,a inizio stagione,ricordo la primissima volta e non mi scoraggio.
Se c'è l'avevo fatta la prima volta potevo farcela ancora.
Ho lavorato sull'equilibrio,stando sempre concentrato,ho trasformato la cattiveria in grinta che serve per affrontare passaggi difficili.
Sto imparando a conoscere i diversi tipi di neve e agenti atmosferici che mi tengono umile e rispettoso della natura.
Mi sono avventurato da solo in giornate fantastiche e quando ero in forma mi sembrava quasi di volare.
Mi è capitato di osservare le stelle che sembravano più grosse e luminose, accerchiato e protetto dalle montagne.
Ricordo una volta che mi sono trovato , dopo una passeggiata, in mezzo ad una copiosa nevicata, mi sentivo facente parte di una spettacolare natura.
Io ,meravigliato,continuavo a ringraziare il cielo.
Vestito adeguatamente sentivo l'aria fresca e ossigenata che arrivava ai polmoni e al cervello, mi sentivo particolarmente sveglio e atossico.
La natura che mi ha fatto questo regalo incantevole non la posso paragonare a nessun oggetto costruito dall'uomo.
Una bellezza simile l'ho trovata solo in Martina Colombari quando l'ho pettinata a miss italia.
Una volta,dopo aver sciato per parecchio tempo , c'era la neve fresca che svolazzava via creando temporanei arcobaleni nell'aria,entrai in una baita che sembrava la casetta di Ansel e Gretel , di biscotto , sommersa dalla panna montata entrai e mi accolse un energumeno che con un tono ruvido mi chiese cosa volessi ed io risposi, spontaneamente che avrei voluto morire perchè dopo aver visto quella bellezza avrei voluto restare in quel momento per l'eternità, perchè quello era il paradiso.
Al mio: "voglio morire", l'omone, si mise a ridere sonoramente catturando l'attenzione di tutti i clienti... aveva capito.
Ho sciato in gruppo per imparare a sciare.
Ho sciato da solo per svolazzare e poi con Giorgione per condividere un altra bellezza a 3000 metri.
C'era la neve fresca che assomigliava alla schiuma da bagno dove si rispecchiava il cielo .
mi sono divertito quando sono successi alcuni incidenti e quando sono riuscito a concludere bene lo slalom speciale ho avuto la stessa gioia di quando conquisti una donna.
Sono cambiato con l'andare del tempo e sono migliorato nonostante le mie ricadute mi sono rialzato e migliorerò ancora.
Spero di vivere ancora quei momenti cosi' fortunati che la natura mi regala di tanto in tanto.
Ringrazio tantissimo la "Panizzi familys" che mi ha dato questa meravigliosa opportunità.
Ringrazio tutti i ragazzi che non mi hanno mai fatto sentire ammalato.
Claudio Domolato
Parma
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Susanna Brunelli (martedì, 28 settembre 2021 10:14)
Mi fa' estremamente piacere leggere storie di questo tipo, storie di Recovery, di vita vissuta, tribulata ma anche di rinascita, di voglia di cambiamento, di crescita e evoluzione.
Grazie Claudio