N.4 IL CENTRO DIURNO NON E’ UN CONTENITORE
CHE PRATICA L’ASSISTENZIALISMO ;
Andare al centro diurno o frequentare le attività del CSM (centro salute mentale) è un’opportunità da non sottovalutare, ma si dovrebbe dare più valore alle varie pratiche che non dovrebbero avere solo lo scopo di far trascorrere un po’ di tempo in compagnia, ma anche a creare spazi individuali in cui si presta “un tempo dedicato e personalizzato“ per evitare la cronicizzazione e la dipendenza ai servizi ricercando l’ autonomia di chi si trova in difficoltà rispetto ad alcune aree della propria vita e le proprie capacità , talenti, risorse ed esperienze personali , fisiche , famigliari e psicosociali, conquistando e facendo crescere un po’ alla volta l’autostima.
L’obbiettivo dovrebbe essere quello di farlo arrivare al punto di non sentire più il bisogno di andarci e aiutare a sviluppare nuovi interessi al di fuori di questo contesto.
Ci sono ancora troppo poche figure professionali che conoscono e sono in grado di mettere in atto metodi efficaci come la Recovery star o altre forme di riabilitazione psichiatrica. Il “FARE ASSIEME” ad esempio, percorsi di psicoterapia adeguati alla “persona diretta interessata” associati ai farmaci se necessario, attività artistiche e fisiche che alleggeriscono lo stato mentale ed emotivo , (Teatro, musica, arte, poesia , danza, scrittura creativa, lavori fatti a mano e qualsiasi forma che invita alla creatività ) , attività di volontariato, attività olistiche, che attivano il proprio grado di consapevolezza.
I TERP ( tecnici della riabilitazione psichiatrica ) sono importanti quanto i dottori che si occupano di terapia farmacologica e dovrebbero lavorare in sinergia, coinvolgendo tutte le figure, un’ideale difficile da realizzare per le molteplici criticità.
Dai 18 ai 65 anni si è accettati ma poi per provvedimenti regionali fatti a tavolino, gli utenti che hanno creato la loro realtà intorno al CSM ed al centro diurno, sono costretti ad abbandonare la frequentazione appena compiuto la maggiore età di anni 65 perdendo un punto di riferimento importante trovandosi persi, confusi e invecchiati repentinamente.
Susanna Brunelli
Verona
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