Buongiorno a tutti , sono il Domo , da Domolato che è il mio cognome.
Non sono un elettricista , ma sono un consulente estetico a livello nazionale , sono lavorativamente invalido perchè senza portafoglio clienti , altrimenti, non sarei malato, ma, stravagante , come cerco di apparire , certe volte , fuori luogo.
Innanzitutto volevo ringraziare il gruppo , che mi ha portato a fare questa riflessione dolorosa sui T.S.O.
Non sono masochista ma affrontare l'argomento è stato terapeutico .
Avete fatto emergere un problema nato con la psichiatria , tanto come l'uso degli psicofarmaci.
Ho assistito fin dai miei primi 4 anni , ai molteplici T.S.O. di mia madre , che l'hanno accompagnata fino alla morte.
Quando credevo, erroneamente, di essere lavorativamente fallito, e mi sono lasciato andare in una depressione, è iniziata la mia avventura in psichiatria subendo 4 T.S.O. in 15 anni.
In queste 4 occasioni , mi sono sentito un arrosto, mi hanno legato, e io mi sono sentito spacciato .
Con l'esperienza di mia madre, sapevo di essere nell'inferno della mente, e da li non si esce facilmente .
A questo punto, avrei tanto voluto fare due chiacchiere con un utente esperto , come me ora , perchè mi avrebbe dato una speranza e non avrei tentato il suicidio .
Mi sono sentito trattare , da presunto delinquente , e snobbato dai medici , del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (il “repartino” ospedaliero NdR) , mi sentivo solo , con me stesso , ed eravamo in troppi .
La maggior parte degli infermieri , mi sembravano dei robot, solo un veterano è stato empatico.
Quando sono stato legato , mi ripetevo che, dovevo stare calmo, per non andare in panico e magari morire di infarto .
La sensazione che mi ha infastidito di più è stata quella di trovarmi scalzo, in un ambiente ostile , con un medico che mi faceva solletico sotto il piede, per svegliarmi.
Purtroppo, in Italia, sono aumentati i T.S.O. che vengono fatti anche a sproposito, finiscono in reparto diagnosi e cura sia gli intossicati che i malati .
Con troppe regole , non si ha più il buon senso e ci si ritrova spesso nell'errore, come quello di fare degli assurdi T.S.V. (Trattamenti Sanitari Volontari), a della gente furba, che disintossicata firma , e se ne va dalla clinica. Per tornare spesso a delinquere .
Credo stia aumentando, la trasgressione della società che risulta spesso ingiusta, e poco empatica .
Un altro esempio schoccante, è quello di mia madre: non l'hanno legata, nonostante si rantolasse sul pavimento da ore, era ingestibile e inguardabile .
Quando si pensa ad un T.S.O. si pensa già al disturbo della quiete pubblica, a meno che non sia depressione .... ma anche quella, disturba i famigliari che assistono il paziente, dico paziente, perchè l'utente è più collaborativo e si hanno dei feedback , e senza i feedback non si migliora .
Quello che secondo me bisogna fare, dopo una telefonata eccitante ... è limitare i danni, istruire le persone circostanti al paziente come i famigliari e cercare di passare da un T.S.O. ad una contenzione farmacologica temporanea, chiamando in causa uno specialista, un agente della polizia, che non se ne va , fino a che non c'è più pericolo e un utente esperto che lo potrebbe condurre in una recovery .
Se è un intossicato, lo si disintossica, gli si propone il depot e lo si rimanda a casa, evitando un inutile, dispendioso e assurdo ricovero volontario.
Aggiungerei inoltre , la recidività e intaccherei la patente dei furbetti, avvisandoli .
Il paziente, ha un alternativa per collaborare con il medico: l'utente esperto, che in maniera empatica limita i danni e dà una speranza di resilienza, non l'infermiere che è un bracciante, forse potrebbe andare bene lo psicologo, ma non ha quelle cicatrici dell'esperto, che non sono tatuaggi , tanto per intenderci.
Come ultima spiaggia, c'è il poliziotto con la contenzione meccanica, visto che è stata infranta la legge.
Per quanto riguarda le telecamere, ci sono già, condizionano negativamente gli intossicati, facendoli diventare più furbi, aumenta la sofferenza degli altri utenti e potrebbe nascere una mania di persecuzione persistente, infine l'utente potrebbe peccare di protagonismo e fare danni.
Credo che il top di un ricovero sia quello di essere accompagnato da una persona fiduciosa, il medico deve fare il suo lavoro e capisco che è difficile prendere delle decisioni , mentre un utente esperto può essere un amico/ mezzo psicologo.
Grazie per l'attenzione.
Domolato Claudio Luciano empaticamente il "DOMO "
Parma
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Concetta (mercoledì, 17 novembre 2021 12:55)
Ciao Domo. Grazie per queste considerazioni lucidissime. Purtroppo noi abbiamo perso perché pensionata una dott. Così è siamo in un mare tempestoso
Susanna Brunelli (giovedì, 18 novembre 2021 09:01)
Questo intervento è estremamente toccante, un frammento di tragedia famigliare forte che tocca la mia anima ogni volta che leggo questa storia, grazie Domo per il coraggio e la forza che hai e anche per la saggezza che hai maturato con la tua esperienza.
Susanna B.