Articolo segnalato da Filippo Manti
Presidente di MenteInPace
Il termine hikikomori viene dal giapponese e significa letteralmente “stare in disparte”. Esso deriva dalle parole hiku (“tirare”) e komoru (“fuggire”) e indica una persona che ha scelto di “scappare” fisicamente dalla vita sociale di persona, spesso isolandosi e confinandosi in casa o nella propria stanza. Questo tipo di scelta è dettata da fattori personali e sociali di varia natura.
Hikikomori Italia, come riporta il loro sito, è “un progetto di sensibilizzazione sul tema dell’isolamento sociale volontario fondato da Marco Crepaldi (psicologo) nel 2013”. In seguito, nel giugno 2017, nasce ufficialmente anche l’omonima associazione nazionale, di cui Marco Crepaldi è il presidente.
L’obiettivo principale dell’associazione è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su un disagio ancora oggi poco conosciuto in Italia, supportare i ragazzi e i genitori che si trovano a vivere questa problematica, oltre a creare una rete nazionale che metta in contatto tutti coloro che ne sono interessati, direttamente o indirettamente, come psicologi, insegnanti e non solo. L’associazione è attiva su tutto il territorio italiano, con diversi progetti attivi, insieme a eventi di sensibilizzazione, gruppi di mutuo aiuto dedicati ai genitori e diverse collaborazioni in atto con le organizzazioni e gli enti locali che si sono dimostrati interessati a supportarli.
The Password (giornale on-line e cartaceo di studenti universitari di Torino. Per saperne di più clicca qui) ha avuto il piacere di parlare con Elena Carolei, presidente dell’associazione Hikikomori Italia Genitori.
Il primo pensiero è stato quello di Marco Crepaldi, giovane laureato in psicologia che già durante i suoi studi aveva preso consapevolezza del fatto che in Italia, come in Giappone, vi fossero persone con un forte disagio, che decidono di ritirarsi dalla vita sociale. Dapprima è nato un gruppo Facebook, Hikikomori Italia Genitori, nel settembre 2016. Presto si è popolato e molti genitori hanno scoperto non essere soli a vivere questo tipo di problema: è nata così l’esigenza di creare un ente in grado di relazionarsi con le istituzioni, esprimendo il bisogno di queste famiglie.
Nel 2017 nasce Hikikomori Italia Genitori, creata da Marco Crepaldi, Silvia Travaglini e me; poi, sempre insieme a Marco Crepaldi, abbiamo creato Hikikomori Italia. Hikikomori Italia Genitori è un’associazione che raccoglie in tutta Italia centinaia di genitori e parenti di ragazzi con problemi di isolamento sociale, che desiderano sostenere la causa di Hikikomori Italia. Lo scopo comune è quello di sensibilizzare le istituzioni al fine di ottenere maggiori diritti e servizi. Hikikomori Italia, invece, raccoglie decine di psicologi per contrastare questo fenomeno. Il principale obiettivo dell’associazione è quello di informare, coinvolgere e tentare di accendere una riflessione critica sul caso.
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