Si, dico umana, perché non esiste in natura il suicidio. Ma esiste eventualmente il lasciarsi morire, che è una reazione istintiva ad un contesto che non permette di vivere dignitosamente, certamente non razionale come lo intende un essere umano.
Sociologicamente il suicidio è stato analizzato in modo approfondito da Émile Durkheim, sociologo, che ha individuato quattro tipi di suicidio collegati ai gradi d’integrazione e regolamentazione sociale: egoistico, altruistico, fatalista e anomico.
Secondo il sociologo francese, l’anomia è uno stato di cambiamento tra le aspettative normative e la realtà vissuta e può essere di due tipi:
· acuta: segue di solito ad un improvviso cambiamento, come la morte di un parente;
· cronica: dovuta ad un continuo mutamento sociale, proprio di una moderna società industriale.
Il concetto di anomia è centrale nelle analisi di Durkheim, soprattutto per quanto riguarda i suoi studi sul suicidio.
Personalmente, da “mancata suicida” concordo con queste 4 definizioni. Secondo la mia esperienza sono tragedie a volte annunciate a volte inaspettate, a volte procurate, a volte finte (omicidi travestiti)…
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4 Novembre 2022
Articolo apparso su Mad in Italy (https://mad-in-italy.com/)
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Gianfranco Conforti (mercoledì, 16 novembre 2022 20:22)
Complimenti. Una sofferenza che nasce dalla conoscenza in prima persona ( purtroppo) della problematica. Ma sa concludersi con leggerezza. È un tema spinoso ma su cui bisogna parlare senza chiudere gli occhi facendo finta di niente. Sono purtroppo di attualità i numerosi suicidi in carcere.