Cortesissimi.
Mi sia lecito portare su due binari convergenti il concetto di felicità/libertà.
Non me ne vogliano i puristi della letteratura se mi appoggio alla legge del contrappasso di "Dantiana" memoria.
Infatti, per quel che può valere, il periodo può coniugarsi col secondo in un concetto che può mettere d'accordo credenti e non, e cioè lo stato di "beatitudine".
Praticamente non si può dimostrare, ma teoricamente è sicuro, facendo un esame di coscienza, avere la consapevolezza di stare "B E N E".
È troppo vedersi dentro se una persona vive un quotidiano che merita di essere valido?
Sono troppo "ambizioso"?
È proprio questa la conclusione : interrogarsi senza soluzione di continuità.
Distinti saluti.
Vincenzo Fiorito
Volontario di MenteInPace
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Susanna Brunelli ma (mercoledì, 07 dicembre 2022 08:29)
Molto bello questo messaggio, semplice ma di estrema importanza, siamo in divenire ma nel frattempo vogliamoci bene. Noi meritiamo eccome! Non siamo nati per soffrire! Ricercare il proprio bene fa' bene! Grazie �