"Neri e matti" a Trento: quel modello di integrazione e assistenza che funziona
Dal 2012 un gruppo di rifugiati provenienti dalla Libia assiste alcuni utenti dei servizi di salute mentale della Asl di Trento, grazie a un'idea del dottor Renzo De Stefani, Responsabile del Servizio di salute mentale di Trento e Direttore del Dipartimento di Salute mentale. Sono 31 le convivenze tra migranti e persone affette da disturbi psichici che hanno attivato percorsi di integrazione e assistenza sociale, con grandi risultati per i soggetti coinvolti, come spiega a Fanpage Marina Cortivo, responsabile dell'abitare per i servizio di salute mentale. A Trento abbiamo incontrato Fabien e Adriano che ci hanno raccontato la loro amicizia.
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A questo video partecipano:
Marina Cortivo: Educatrice professionale Coordinatrice èquipe Abitare del Centro Salute Mentale di Trento. Referente per il progetto accoglienza adulti Amici per Casa ( partner del Comune di Trento).
Daniel Uche:
è un “famiglia accogliente” per conto del Comune di Trento di un utente del Centro Salute Mentale di Trento. Esperto di Fare Assieme porta la sua esperienza anche in altre realtà cittadine. Tramite l'accoglienza è arrivato all'università.
Goncalves Agostinho Cossa: è un “famiglia accogliente” . Disoccupato e padre di famiglia. tramite l'accoglienza ha scoperto di avere anche grandi abilità relazionali ed ha ampliato il suo curriculum.
Diego Gasperi : è un utente del Centro Salute Mentale di Trento, disoccupato, viene da un percorso di adozione e poi comunità per minori. Non tollerava più l'ambiente comunitario, voleva una CASA e una vicinanza affettiva.
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Susanna Brunelli (lunedì, 09 gennaio 2023 09:13)
Onore al dott. Destefani per il "movimento" che ha creato, ho conosciuto questi ragazzi, complimenti a loro per la tenacia, la volontà e la caparbietà, questo dimostra e conferma ciò che credo, che TUTTO È POSSIBILE , per chi crede.