CUNEO 2040. TAVOLO 1: MINORI E FAMIGLIE
Consorzio Socio-assistenziale del Cuneese
Occorre prestare sempre più attenzione alle problematiche dell’età evolutiva per poter prevenire, interpretare ed affrontare i possibili disagi dei minori e delle loro famiglie.
Lunedì 16 gennaio, dalle ore 15 alle ore 18, si è tenuto il primo Tavolo dedicato al tema dei “minori e famiglie” presso il Salone consigliare del Comune di Borgo San Dalmazzo. Un secondo appuntamento è programmato per il giorno 30 gennaio, dalle ore 16,30 alle ore 18,30, in modalità on-line.
Ho partecipato, in rappresentanza della nostra associazione MenteInPace, per approfondire le tematiche inerenti le nuove generazioni. Questo anche perché sta diventando sempre più importante il tema del disagio giovanile, che richiede risposte urgenti ed aggiornate da parte del Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese e del Dipartimento di Salute Mentale (per la presa in carico dei casi clinici) ma anche da parte dell’associazionismo, specie quello che opera nell’ambito del benessere psichico come nel nostro caso.
L’impressione che ho avuto dalla prima giornata in presenza è buona, anche se, visto che si ragiona in termini progettuali a lunga scadenza, si avrà contezza del lavoro iniziato con la realizzabilità e, soprattutto, con la realizzazione delle ipotesi e delle proposte messe in campo.
L’organizzazione dell’evento è stata ottima, perché non si è perso tempo in lunghi discorsi ma, dopo un primo raccordo con le tendenze demografiche già illustrate nella giornata iniziale del 29 novembre dell’anno passato, le conduttrici hanno subito “passato la palla” ai partecipanti, organizzando gruppi di lavoro.
La discussione è stata molto interessante, anche perché mi ha fatto conoscere problematiche ed iniziative a me poco o per niente note. La partecipazione è stata molto attiva. Nel gruppo a cui ho partecipato erano rappresentati il mondo della scuola primaria, delle cooperative, dei familiari che si sono organizzati per tenere vive le scuole nelle frazioni.
Le varie idee progettuali, le esigenze, le problematiche sono state scritte e raggruppate per filoni omogenei. Come si vede dalla foto si sono rese visibili le riflessioni e le proposte affiggendole su un muro.
Un primo filone riguarda la formazione del personale e degli operatori ed il supporto alle famiglie.
Altro ambito riguarda la lettura e l’interpretazione dei bisogni in un’ottica di prevenzione.
Un terzo aspetto si riferisce alla creazione di momenti comunitari partecipativi, che abbiano carattere permanente.
Il concetto di continuità, di permanenza, è stato ribadito nel quarto raggruppamento di riflessioni, che hanno sottolineato anche la necessità di creare una rete di collaborazione tra servizi, volontariato ed enti pubblici.
Il quinto cluster riguarda l’innovazione e la riorganizzazione dei servizi, rendendoli flessibili affinché si adattino alle evoluzioni dei contesti familiari.
Mantenere un atteggiamento di scetticismo nei confronti di questa progettualità del Consorzio Socio-Assistenziale rischia di far perdere la possibilità di partecipare costruttivamente nella visione di nuovi rapporti fra la cittadinanza ed i servizi. Specie in momenti in cui le problematiche diventano sempre più complesse e gravi e la sola famiglia genitoriale, tradizionalmente intesa, rischia di non essere più in grado di reggere. Ragionare in termini comunitari e solidaristici sta diventando una necessità e non più solo un desiderio idealistico.
Gianfranco Conforti
Volontario di MenteInPace
PER VISUALIZZARE LA PAGINA DEDICATA A
CUNEO 2040
nel sito del Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese
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