DA 63walter@.............
12/02/2023 - 13:13
Buongiorno,
mi chiamo Walter Paganin, sono psichiatra e psicoterapeuta.
Avrei piacere di presentare il saggio Sentieri di cura, scritto assieme alla psicologa Dott.ssa Sabrina Signorini.
Questo libro è nato per promuovere la consapevolezza della salute mentale ancora oggi un diritto non pienamente riconosciuto. La difesa contro lo stigma sociale è una problematica e la promozione della opportunità di operatore attraverso interventi psicoterapici deve basarsi sulla consapevolezza e sulla comprensione del disagio psicologico e dei primi sintomi dei disturbi mentali.
Nel testo è evidenziata attenzione e cura per la salute mentale, ed è riportato un
messaggio trasversale rivolto a tutta la società civile, medici, psicologi, assistenti sociali, educatori e persone interessate a vario titolo, alla promozione e valorizzazione degli interventi
psicoterapici individuali e di gruppo nelle cure dei disturbi mentali.
L’attuale periodo storico che stiamo osservando sottolinea l’urgenza e l’opportunità di mettere al centro la tutela della salute mentale. Come autore
ritengo che anche questo saggio possa servire da stimolo per avviare una riflessione tra le parti sociali (non solo gli addetti ai lavori) sul tema delle cure, della salute mentale, delle
psicoterapie e delle psicoterapie multifamiliari, queste ultime da fornire anche a pazienti gravi e alle loro famiglie, cosa quest'ultima non così scontata.
Le terapie multifamiliari nascono negli anni cinquanta/sessanta in America del Nord con Peter Laqueur considerato il “padre” delle terapie multifamiliari e quasi contemporaneamente in Argentina con Jorge Garcia Badaracco che con ottica psicoanalitica mette a punto la “sua terapia multifamiliare”, nel corso degli anni e nel mondo sono state esercitate e sviluppate in diversi ambiti e con diverse applicazioni.
Franco Basaglia sosteneva, alla luce della nascita della L.180/78, che gli operatori della salute mentale dovessero essere formati sul campo, intervenendo sulla pratica del loro lavoro in contrapposizione ad un’Università arroccata a difendere i propri privilegi correlati all'intangibilità del potere accademico dei professori, disinteressati a favorire il rinnovamento della psichiatria.
Il sapere ed il saper fare, maturati nella pratica di lavoro dei servizi ha permesso la capacità, fortemente sentita tra gli tutti gli operatori psichiatrici, di un ascolto e di una comprensione dell'altro con sue ragioni, che diventa fondamento dello sviluppo di una società moderna e di una convivenza realmente civile con tutti coloro che sono affetti da disagi mentali.
E’ utile sottolineare tutte quelle iniziative e pubblicazioni che forniscono utili stimoli per comprendere il vasto mondo delle psicoterapie individuali e di gruppo, presentando i principali assunti teorici elaborati nel corso del tempo, esponendo argomenti tecnici e metodologici, affrontando inoltre argomenti di salute mentale, rivolti a tutti coloro che avvertono la necessità di essere aiutati nel confronto con le varie manifestazioni di un'unica sofferenza umana, che, causata dalle malattie mentali ostacola dall’interno la possibilità di realizzazione di sé stessi.
Affinché il benessere psicologico e la salute mentale diventino un diritto per tutti questo saggio oltre ad attenzionare l'argomento della salute mentale (come fanno più o meno tutti i libri di psicologia e psicoterapia), affronta il tema delle psicoterapie e delle psicoterapie multifamiliari, non ancora sufficientemente note e conosciute in Italia (a differenza del resto del mondo dove tali pratiche sono invece note al pubblico anche dei non addetti ai lavori).
Dopo la lettura si può comprendere meglio la visione intersoggettiva e relazionale delle pratiche psicoterapeutiche che trovano nell’intervento individuale e nelle sedute di gruppo, strumenti per continuare a valutare, accompagnare e trattare ogni fase del processo di cambiamento attraverso molteplici interazioni relazionali individuali, familiari multifamiliari e interfamiliari.
In attesa di un vostro cortese riscontro saluto la redazione e ringrazio per l’attenzione.
Walter Paganin
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