Inaugurato ad Aisone il primo campo base di Montagnaterapia
Durante la cerimonia annunciato il nome
"Stantu tantu"
del gruppo di Montagnaterapia del Centro diurno dell'AslCn1 protagonista dell'iniziativa
da Cuneodice.it
È stato inaugurato, martedì 11 giugno, ad Aisone il primo campo base di Montagnaterapia, esperimento a livello nazionale del Centro Diurno “Il faggio rosso” del Dipartimento Salute mentale dell’Asl Cn1.
Il campo base è una tenda circolare, una yurta, collocata nella piana di Aisone a pochi metri dal Centro di fondo.
“Un luogo che vuole essere metaforico, dare la possibilità a tutti di individuare sé stessi. Un luogo di transizione tra il dentro e il fuori, tra quello che c’è in noi e quello che possiamo trovare all’esterno. La iurta nasce come un luogo pensato per tutti, aperto a qualunque tipo di iniziativa. Sia funzionale a trovare possibilità di esplorare delle traiettorie di ristoro e di recupero nelle situazioni di difficoltà e di disagio che tutti possiamo incontrare nella nostra vita”, ha spiegato Andrea Barbieri responsabile del Centro Diurno.
Dalla yurta diramano itinerari escursionistici. Uno di questi è “Scan Me” e conduce, ha spiegato la psicoterapeuta Daniela Massimo che ha coordinato la cerimonia di inaugurazione: “A percorrere in modo speciale il sentiero delle Grotte di Aisone. Inquadrando con lo smartphone i qr-code montati su palo si ha accesso alle voci, esperienze ed emozioni dei membri del gruppo di Montagnaterapia”.
Un gruppo che da anni, ogni settimana, sale in montagna e trova beneficio per i propri disagi e difficoltà. Una pratica che durante la pandemia è mancata e ha procurato sofferenza negli utenti del gruppo di Montagnaterapia. Uno di loro in occitano disse “Stantu tantu - mi manca tanto” il gruppo, gli amici, la montagna. Un’affermazione che evidenza il valore e l’importanza della pratica terapeutica che da ieri, è il nome ufficiale del Gruppo di Montagnaterapia del Centro diurno dell’AslCn1. La yurta non ha recinzioni “ma solo belle bandiere colorate che delimitano uno spazio che vuole essere per tutti e inclusivo e di cui tutti devono farsi carico di mantenere in buone condizioni e segnalando eventuali problemi” ha evidenziato Sebastiano Audisio, infermiere del Centro diurno.
Il Campo base è stato realizzato nell’ambito del progetto "Open" che ha ottenuto il contributo di Fondazione CRC e ha coinvolto nella sua esecuzione oltre personale dell’AslCn1 e utenti del Gruppo di Montagnaterapia: Comune di Aisone, Aree protette Alpi Marittime, Unione Montana Valle Stura, Cooperativa Proposta 80, US Acli, Cai e associazioni volontariato i cui rappresentanti sono intervenuti nel corso della cerimonia di inaugurazione. Piermario Giordano, presidente Aree Protette Alpi Marittime: “Una bella iniziativa in cui siamo felici di essere stati coinvolti e non abbiamo esitato a dare il nostro appoggio”.
Ora la yurta è pronta per un uso sociale e a comunicare a chi passa un profondo significato simbolico. La tenda usata dai popoli nomadi tra cui i mongoli, kazaki e uzbeki si appoggia sul terreno in maniera leggera, delicata e rispettosa. Rimane stabile ma quando viene tolta lascia sul terreno un segno gentile che svanisce in poco tempo per lasciare posto al prato. Una metafora potente che ricorda come siamo “di passaggio” e invita a prendere la vita con leggerezza.
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