ENTI GESTORI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI INADEMPIENTI PER REGOLAMENTI ISEE

COMUNICATOSTAMPA 

(con preghiera di diffusione)

 

REGIONE PIEMONTE: ANCORA ASSENTI I “REGOLAMENTI ISEE” DEGLI ENTI GESTORI DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI

 

ULCES Odv e UTIM Odv denunciano: "Nonostante i termini siano passati, i regolamenti aggiornati non sono ancora stati recapitati alla Regione. I Comuni e gli Enti gestori hanno il dovere di recepire la normativa ISEE"

 

 

DA Fondazione Promozione sociale onlus Torino

16/7/2024 17:18

A menteinpace@libero.it

 

Torino, 16 luglio 2024

 

Le associazioni del Csa (Coordinamento Sanità e Assistenza fra i movimenti di base) di tutela dei malati e delle persone con disabilità non autosufficienti, ULCES Odv e UTIM Odv, denunciano la mancata trasmissione dei regolamenti aggiornati degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali alla Regione Piemonte, nonostante il termine del 30 giugno 2024 sia trascorso.

La situazione è stata confermata nella risposta ufficiale del dott. Livio Tesio, Direttore della “Direzione Welfare” della Regione Piemonte, alla richiesta di accesso civico generalizzato posta dalle scriventi associazioni in data 1 luglio 2024.

La Regione ha confermato che, alla data attuale - nessuno degli Enti gestori ha inviato i regolamenti richiesti, nonostante il termine sia scaduto.

Questo fatto rappresenta un grave ulteriore inadempimento che penalizza le persone non autosufficienti e le loro famiglie, lasciate senza l'applicazione delle norme ISEE, come previsto dal DPCM 159/2013 e successive modifiche.

L'aggiornamento dei regolamenti, richiesto dalla normativa nazionale addirittura dal 2016 - nonché dalla delibera regionale DGR 10-6984/2023 che ha definito le “linee guida” di redazione dei regolamenti nel rispetto dell’Isee nazionale - è un passo necessario per consentire il rispetto delle disposizioni vigenti che prevedono in estrema sintesi che l’indennità di accompagnamento e la pensione di invalidità NON possono essere chieste per la copertura della retta alberghiera ad es. in caso di inserimento in Comunità alloggio o Rsa (Residenza sanitaria assistenziale).

Nella sua risposta, il dott. Livio Tesio ha ribadito che “La potestà regolamentare in materia non spetta alla Regione ma unicamente ai Comuni e agli Enti gestori”.
La Regione Piemonte, infatti, non ha alcuna competenza legislativa per intervenire direttamente su queste materie, potendo solo fornire linee guida di carattere indicativo. È quindi responsabilità diretta degli enti locali garantire l’adeguamento alle normative nazionali.

Vincenzo Bozza e Giuseppe D’Angelo, presidenti rispettivamente di UTIM Odv e ULCES Odv, osservano: “È inaccettabile che, a distanza di molti anni dall'entrata in vigore delle norme nazionali sull'ISEE, ancora non si riesca a garantire un’applicazione delle stesse. I Comuni e gli Enti gestori hanno il dovere di rispettare le norme nazionali e di adeguarsi tempestivamente per garantire diritti fondamentali alle persone più deboli. L'ISEE, essendo una norma nazionale che fissa un livello essenziale delle prestazioni, deve essere applicato senza ulteriori ritardi”.

Le associazioni sottolineano che i ritardi nell’adeguamento delle normative ISEE hanno un costo sociale ed economico significativo. Secondo alcune stime, i cittadini piemontesi più deboli hanno pagato circa 300 milioni di euro in questi anni per rette alberghiere che non avrebbero dovuto essere versate. “Si tratta di livelli essenziali, quindi obbligatori da garantire e non legittimamente soggetti a limitazione per presunta scarsità delle risorse. Le spese dei Comuni devono essere subordinate a quelle previste dai Livelli essenziali”, affermano Bozza e D'Angelo.

La risposta della Regione Piemonte evidenzia ancora una volta un rimpallo che si protrae da anni tra Regione ed Enti locali, nonostante le responsabilità dirette di questi ultimi. Questo atteggiamento 'pilatesco' continua a penalizzare le persone non autosufficienti, malate o con gravi disabilità, che sono le vere vittime di questa ingiustizia.

Difatti, nonostante la tardiva DGR 10-6984/2023 della Regione Piemonte, gli Enti gestori avevano comunque l'obbligo di adeguarsi al Dpcm 159/2013 (Isee) come modificato nel 2016. Gli Enti gestori, Comuni singoli o associati, hanno utilizzato il periodo delle numerose proroghe regionali come pretesto per non fare nulla, ma la responsabilità dell'adeguamento era già loro da anni.

Ne consegue che delle violazioni di legge non potranno che risponderne direttamente, in sede amministrativa, civile e penale, i legali rappresentanti degli Enti gestori in quanto diretti responsabili dell'applicazione della legge nazionale.

Le associazioni ULCES Odv e UTIM Odv continueranno a monitorare la situazione e a fare pressione affinché gli Enti gestori adempiano ai loro obblighi. Il mancato adeguamento dei regolamenti non può e non deve gravare ulteriormente sulle spalle delle persone non autosufficienti.

Consigliamo gli utenti, le loro famiglie, i loro eventuali tutori o amministratori di sostegno ad applicare (e a far applicare) le disposizioni nazionali vigenti ed a non seguire i vetusti e illegittimi regolamenti sulle contribuzioni dei Comuni, singoli o associati: le presenti associazioni rimangono a disposizione per fornire supporto gratuito in merito.

 

Per eventuali ulteriori informazioni: 348 5682346

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