Allarme salute mentale dei giovanissimi.
ACP (Associazione Culturale Pediatri): “Si inserisca nei bilanci di salute dei pediatri una indagine sulle tendenze al suicidio”
DA Quotidiano Sanità
24/09/2024 – 01:17
23 SET - Sempre più diffuso il fenomeno dell’autolesionismo in bambini e adolescenti, soprattutto dopo la pandemia. “Ma il vero punto di svolta è stato il 2013. Quell’anno al pronto soccorso psichiatrico del Bambin Gesù la media si attestava - coerente con il resto d’Italia – sulle 250 consulenze l’anno, meno di una al giorno. Ma da quell’anno è iniziata una crescita che ci ha portato all’alba della pandemia, nel 2019, a mille consulenze l’anno. Nel 2022 e 2023 abbiamo superato le 1850 consulenze annue, 5 al giorno, e di queste consulenze il 60% riguarda l’autolesionismo, fenomeno sostenuto da depressione e disturbi dell’umore, e anticamera del suicidio”. A spiegarlo è Stefano Vicari, professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile, dirige l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, dal 36° Congresso Nazionale dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP).
Cosa è successo nel 2013? “È interessante notare – continua Vicari - che quell’anno ci fu il crollo dei prezzi degli smartphone. Le nuove dipendenze, le dipendenze comportamentali, vedono il telefonino tra i fattori di rischio principali. Noi paghiamo un così alto prezzo perché non educhiamo i bambini. È il regalo della prima comunione. I rapporti di Save the Children parlano di bimbi che a 6/7 anni passano già tante ore davanti ai device. Si toglie spazio alle attività ricreative, si aumenta la sedentarietà e si genera vera e propria dipendenza, con l’attivazione dei circuiti della ricompensa. Ne seguono comportamenti di craving, ricerca spasmodica; aggressività, quando viene tolto; chiari segni di vera dipendenza”.
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Tratto da:
https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=124521&fr=n
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