Il Museo
Luigi Mallé presenta
DRIM Fotografi
Paesaggi dell'anima
di Diego Crestani, Roberto Collo, Ivano Einaudi, Marco Armando
La mostra si inserisce all'interno del programma
del
Festival Letterario Diffuso Il Ponte del Dialogo di Dronero
Esposizione realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte e del Comune di Dronero.
Museo Civico Luigi Mallé, Via Valmala 9, Dronero
La mostra prosegue fino al 12 gennaio 2025
Aperture: sabato e domenica ore 15:00-19:00.
Su appuntamento in orario settimanale
DA Museo Luigi Mallé
02/11/2024 – 17:37
A menteinpace@libero.it
Ideata dal Museo Mallé, la mostra presenta una selezione di opere fotografiche realizzate dal collettivo DRIM, acronimo delle iniziali dei nomi dei componenti del quartetto composto da Diego Crestani, Roberto Collo, Ivano Einaudi, Marco Armando, che si dipana nelle quattro sale espositive seguendo un fil rouge rappresentato dal costante sguardo - reale e trasognato come il nome del collettivo suggerisce nella pronuncia italiana della parola inglese "sogno" - verso i paesaggi, sia reali che immaginari, sia del territorio valmairese che di altri luoghi del mondo.
«Attraverso le mostre e i progetti transdisciplinari, il Museo Mallé si propone di entrare sempre più in relazione con il contesto sociale e culturale – riconosce la curatrice della mostra e direttrice del museo, Ivana Mulatero - la mostra DRIM Fotografi. Paesaggi dell’anima di Diego Crestani, Roberto Collo, Ivano Einaudi, Marco Armando è un esempio di attivazione delle risorse iconografiche del Museo (custode di centinaia di fotografie datate tra Otto e Novecento), con le personalità creative del territorio. Sono state selezionate per l’occasione oltre un centinaio di opere fotografiche dell’ultima decade, che disegnano il profilo dell’esposizione e che offrono significativa testimonianza dell’attività di quattro autori: Diego Crestani, Roberto Collo, Ivano Einaudi, Marco Armando. I fotografi appartengono a generazioni diverse ma sono accomunati dal territorio in cui vivono e dal fatto di essere cultori della disciplina non associandola ad un mestiere ma considerando la fotografia – nel suo insieme, omogeneo e indifferenziato – quale maestra, biblioteca e laboratorio per quanti si sono serviti della macchina fotografica come artisti consapevoli».
Mauro Astesano, Sindaco di Dronero, sottolinea: «Con la mostra DRIM, dopo il successo delle precedenti esposizioni, il Museo Mallé conferma il suo ruolo di polo culturale dronerese che concilia promozione e ricerca attraverso manifestazioni di ampio respiro che hanno risonanza ben oltre i limiti territoriali consueti. Un’attività intensa che si conferma e consolida la scelta intrapresa di puntare in modo deciso sul sostegno alla creatività contemporanea, di cui la fotografia è uno dei linguaggi di punta praticato da diverse personalità attive sul territorio con un seguito rilevante contribuendo al successo di una programmazione culturale del Museo Mallé che cresce e coinvolge tutta la città, valorizzandola e consentendo al pubblico di scoprirne la bellezza, i talenti riconosciuti, la storia e i luoghi in un percorso stimolante che darà continuità qualitativa, soddisfacendo le aspettative dei visitatori e degli addetti ai lavori».
Il sottotitolo della mostra, “Paesaggi dell’anima”, richiama lo studio del filosofo Umberto Galimberti pubblicato nel 2017 nel quale è ripercorsa l’idea degli antichi che avevano consegnato un’anima all’uomo ma anche al mondo: e nell’armonia delle due anime vedevano accadere quel che nel loro linguaggio chiamavano “bellezza”. Ideale suggello di tutti i cromatismi, le inquadrature, i punti di vista e le possibilità concettuali evidenziate in mostra, la co-essenza delle due entità che compongono quel concerto dell’anima che si chiama cultura, analizzata da Galimberti, suggerisce la fertile impossibilità di trovare un’angolazione definitiva per afferrare univocamente il reale.
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