COMUNICARE IN CERCHIO PER RITROVARE LA PROPRIA VOCE

Cambiare significa attivare spazi dove ognuno ritrovi la propria voce, spazi di comunicazione autentica, non violenta e trasformativa, dove il potere venga ridistribuito a partire dal linguaggio. Distribuire il potere significa attivare modalità di comunicazione in cerchio

Antonio Graziano

 

DA Newsletter Comune-info <newsletter@ml.comune-info.net>

09/01/2024 - 07:44

A  menteinpace@libero.it

 

Ognuno di noi in qualche momento della propria vita è rimasto senza voce.

Non importa il nostro conto in banca, il colore della nostra pelle, il luogo in cui siamo nati, il nostro titolo di studio, la nostra identità di genere, la nostra ideologia o il dio in cui crediamo.

Forse è accaduto quando nostra madre ci ha tolto il seno per la prima volta perché era impegnata a fare altro, oppure quando nostro padre ci ha privato della sua presenza perché era impegnato a fare carriera, oppure quando la maestra non ha avuto tempo per ascoltare la nostra storia. Oppure è accaduto quando, per la prima volta, abbiamo subito una violenza fisica, psicologica o sessuale.

Da quel giorno siamo diventati Senza Voce. Abbiamo scelto di nascondere le nostre emozioni, i nostri bisogni profondi, i nostri desideri e i nostri sogni. Da allora, ogni volta che si presenti l’occasione, lasciamo che qualcun altro decida al posto nostro qual’è la nostra direzione, permettendo che continuino a privarci della nostra voce. Essere senza voce diventa una condizione sicura perché ci permette di rimanere nella nostra zona di comfort.

Da bambini, abbiamo lasciato che gli adulti decidessero per noi e non abbiamo aperto bocca per paura di perdere il loro Amore. Da adulti, lasciamo che qualcuno continui a decidere al posto nostro perché portiamo con noi la paura di rimanere nella solitudine: il nostro capo al lavoro, il nostro partner, un amico, un poliziotto di frontiera o un ministro esercitano il potere di decidere sulla nostra vita.

Un vero cambiamento delle strutture di potere avviene facendo in modo che tutti possiamo esercitare il nostro potere personale, diventando consapevoli dei talenti e dei doni unici che possediamo e assumendoci la responsabilità di cambiare la nostra vita e di cambiare il mondo.

Cambiare il mondo significa attivare spazi dove ognuno ritrovi la propria voce, spazi di comunicazione autentica, non violenta e trasformativa, dove il potere venga ridistribuito a partire dal linguaggio. Distribuire il potere significa attivare modalità di comunicazione in cerchio.

 

L’ARTICOLO CONTINUA

CLICCA QUI

 

Tratto da:

 

https://comune-info.net/il-nuovo-mondo-e-un-mondo-in-cerchio/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Nelle+mani+sbagliate

Scrivi commento

Commenti: 0

DATI DEL SITO

NEGLI ULTIMI 30 GIORNI

VISITATORI 1008

VISITE 1543

aggiornato al 27/04/2024

Video Spot di MENTEINPACE

ADRENALINA PURA!!

regia di 

Andrea Castellino

---------------------------------------

 

 

ZONA FRANCA 

è un laboratorio di inclusione sociale, in cui si sperimentano forme alternative di partecipazione, protagonismo ed espressione.

 

È ideato e prodotto dalla Cooperativa Proposta 80 

in collaborazione con l’Associazione Culturale Kosmoki 

e dagli

utenti del Servizio di Salute Mentale del Dipartimento di Salute Mentale di Cuneo.

 

Collaborano al progetto Città di Cuneo, Cooperativa Momo

MenteInPace

DiAPsi Cuneo 

Casa del Quartiere Donatello.                       

VISITA IL SITO DI “ZONAFRANCA”

CLICCA QUI

ZONAFRANCA

è anche su FACEBOOK

CLICCA QUI

--------------------------------------------

NEWSLETTER DI MENTEINPACE

per riceverla

     scrivi una mail a      menteinpace@libero.it

----------------------------------------------

 

GUARDA LE NOVITA' della

CASA DEL QUARTIERE DONATELLO

http://www.casadelquartieredonatello.it

---------------------------------------------------------

Renzo De Stefani

LA PSICHIATRIA DEL FAREASSIEME

Valori e pratiche orientate alla “Recovery”

Erikson editore

 

La Psichiatria del fareassieme è un manuale di salute mentale molto diverso dai testi che di solito si trovano sull’argomento: non ci sono capitoli sulla psicopatologia, sui principali disturbi psichici, sui trattamenti più in voga. L’approccio del fareassieme mette al centro, nei fatti e non solo nelle parole, utenti e familiari. Medici, operatori, utenti, familiari e cittadini sono coinvolti alla pari nei percorsi di cura e nella co-progettazione e co-produzione di tutte le attività, i gruppi e le aree di lavoro del Servizio. Un approccio dove si impara a «pensare e a lavorare» assieme, valorizzando la presenza, il sapere esperienziale, le risorse di tutti.

PER ORDINARLO

CLICCA QUI

----------------------------------------------