Cambiare significa attivare spazi dove ognuno ritrovi la propria voce, spazi di comunicazione autentica, non violenta e trasformativa, dove il potere venga ridistribuito a partire dal linguaggio. Distribuire il potere significa attivare modalità di comunicazione in cerchio
DA Newsletter Comune-info <newsletter@ml.comune-info.net>
09/01/2024 - 07:44
Ognuno di noi in qualche momento della propria vita è rimasto senza voce.
Non importa il nostro conto in banca, il colore della nostra pelle, il luogo in cui siamo nati, il nostro titolo di studio, la nostra identità di genere, la nostra ideologia o il dio in cui crediamo.
Forse è accaduto quando nostra madre ci ha tolto il seno per la prima volta perché era impegnata a fare altro, oppure quando nostro padre ci ha privato della sua presenza perché era impegnato a fare carriera, oppure quando la maestra non ha avuto tempo per ascoltare la nostra storia. Oppure è accaduto quando, per la prima volta, abbiamo subito una violenza fisica, psicologica o sessuale.
Da quel giorno siamo diventati Senza Voce. Abbiamo scelto di nascondere le nostre emozioni, i nostri bisogni profondi, i nostri desideri e i nostri sogni. Da allora, ogni volta che si presenti l’occasione, lasciamo che qualcun altro decida al posto nostro qual’è la nostra direzione, permettendo che continuino a privarci della nostra voce. Essere senza voce diventa una condizione sicura perché ci permette di rimanere nella nostra zona di comfort.
Da bambini, abbiamo lasciato che gli adulti decidessero per noi e non abbiamo aperto bocca per paura di perdere il loro Amore. Da adulti, lasciamo che qualcuno continui a decidere al posto nostro perché portiamo con noi la paura di rimanere nella solitudine: il nostro capo al lavoro, il nostro partner, un amico, un poliziotto di frontiera o un ministro esercitano il potere di decidere sulla nostra vita.
Un vero cambiamento delle strutture di potere avviene facendo in modo che tutti possiamo esercitare il nostro potere personale, diventando consapevoli dei talenti e dei doni unici che possediamo e assumendoci la responsabilità di cambiare la nostra vita e di cambiare il mondo.
Cambiare il mondo significa attivare spazi dove ognuno ritrovi la propria voce, spazi di comunicazione autentica, non violenta e trasformativa, dove il potere venga ridistribuito a partire dal linguaggio. Distribuire il potere significa attivare modalità di comunicazione in cerchio.
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