LE
PILLOLE
DI
VINCENZO
Riflessioni in libertà di
Vincenzo Fiorito
(volontario di MenteInPace)
Cuneo li 20 Mar. A.D. 2023
Alcune locuzioni sono perfette per spiegare il pensiero che si vuole trasmettere. Questione deontologica od onestà intellettuale ne sono l’esempio. Mi riferisco per esempio: non costruite muri, ma ponti. In pratica il tunnel sotto la “Manica” poteva unire finalmente gli inglesi all’Europa. Purtroppo, la Brexit insegna, che non è il collegamento che fa l’unione. Ma tant’è. Vengo in maniera naturale al progetto sul Ponte di Messina: sì! Altro caso che potrebbe divenire un “muro” in senso metaforico. E qui l’onestà intellettuale entra in gioco prepotentemente. I diritti: salvaguardia del territorio, ius soli, famiglie da aiutare e via discorrendo sono questi i “ponti” che penso valgono più di tutto il materiale per costruzioni ciclopiche.
Cuneo li 19 Mar. A.D. 2023
Capita talvolta di fare una domanda senza alcun significato. Per esempio viene chiesto al Signore di chi fosse la colpa dell’uomo nato cieco. Risposta netta non esiste, nessun nesso tra chi ha problematiche e peccati. Si concludesse così la vicenda chiunque potrebbe dire: “ma che sforzo!”
Invece no: il Signore gli fa la grazia di vedere. Chiuso il caso? E no! Chi in una maniera o nell’altra, senza andare nell’intimo, anche se vedente, parlante o udente, sarà chiuso per gli altri e, comunque, inutile. Questo tratto di penna non risolve problemi, ma può stimolare.
Cuneo li 18 Mar. A.D. 2023
Dato per scontato che in questo mondo non esiste cosa più gioiosa che saper lavorare, presuppone imparare ed insegnare la vita quotidiana. L’esempio classico lo trovo quando con la mia partner troviamo mezz’ora per giocare a scala quaranta. Prima del tg infatti ci concediamo, guardando le carte, gli occhi suoi nei miei. L’importanza di questo momento di relax, non importa chi vinca, è la costruzione di scale e tris perché ci sono talmente tante combinazioni che ogni partita fa storia a sé. Solo da aggiungere che il singolo/a è un “pianeta” in due diventa un “universo”!
Grazie.
Cuneo li 18 Mar. A.D. 2023
Concessioni balneari sì. Concessioni balneari no. Nella vita prendere posizione crea nemici. Ma ci sono delle leggi a cui non possiamo soprassedere. Il singolo, purtroppo la storia ne è piena, quando decide per tutti crea problemi nefasti. Si dice che tra pace e guerra conviene la prima, ma di gran lunga. Quello delle concessioni balneari è solo un sassolino: la legge parla chiaro: occhi aperti quindi. La pace ha costi, e meno male, molto più bassi di scontri violenti. Conclusione inevitabile: chi rompe, o sporca, paghi: condizione senza la quale la legge rimane lettera morta.
Cuneo li 10 Mar. A.D. 2023
Facendo riferimento al termine extracomunitario mi sembra di parlare di un alieno di altri pianeti. Lo si chiami nigeriano, siriano o asiatico, allora il mondo sarebbe davvero una comunità con tanti problemi, ma che ha delle soluzioni. Sì, posso essere frainteso ma non datemi dell’ipocrita. Ci sono delle verità dietro le spalle di uomini, donne, bambini. Ma quante volte proprio noi non guardiamo indietro a quanto bene abbiamo ricevuto? Non voltandoci siamo anche noi fuori, non sempre, dall’Europa! Il mondo è pieno di grandi intenzioni: si chiede solo di non frapporsi. È questa la mia conclusione odierna. Grazie.
Cuneo li 9 Mar. A.D. 2023
Partendo sempre dal presupposto che nessuno ci può togliere la felicità, il film “il concorso” di ieri sera su Miss Mondo 1970 vede contrapposte due figure di donne. Le prime sono le belle, dall’altra il diritto di protestare: “non siamo favorevoli ad essere giudicate”. Mi viene in mente quando i nostri tennisti vinsero la “Coppa Davis”. Giocare sotto la dittatura in Cile era morale? USA e URSS si defilarono, toccò all’Italia quindi decidere se comunque legittimare il Torneo. A doppia lama, però, è necessario prendere posizione: onore alle donne che in prima persona rischiarono la propria incolumità, anche se le Miss non centravano niente, però che bello avere il coraggio delle proprie azioni.
Cuneo li 8 Mar. A.D. 2023
Che un uomo possa sbagliare, o forse debba, per diventare saggi fatevi stolti, è cosa giusta. Il lato peculiare è il perdono: non esiste, per me, termine più “imperativo”. Senza perdonarsi l’esistenza diventa un vero problema strutturale. Fosse così facile avremmo un mondo piatto, senza angoli. Ma il punto essenziale riguarda le esperienze quotidiane. Tutto posso riepilogare con il termine: resilienza. È questa proprio la conclusione: non lasciare che altri ti tolgano la felicità.
Grazie
Cuneo li 6 Mar. A.D. 2023
L’espressione popolare “fare l’orecchio da mercante”calza a pennello per l’esempio che vado a narrare. Venerdì scorso ho visitato il Filatoio di Caraglio (gita organizzata dal Centro Diurno). Siamo circa dal XVII secolo fino al 1930. La guida, una signora che coordina le gite, ha dichiarato che nella produzione del prezioso “bozzolo” venivano impiegate operaie molto giovani, insomma circa duecento maestranze. Tutti contenti? Anche le ragazzine che portavano soldi a casa con chissà quali sacrifici? Forse chi da sempre si è rotto la schiena può dire: “non fate l’orecchio da mercante”! Ci sono delle tutele per chi lavora garantite dalle leggi. Suvvia non giochiamo al ribasso. Esemplificando il salario minimo non è futuro: apriamo occhi, orecchi e vedere una prospettiva di più ampio respiro.
Cuneo li 5 Mar. A.D. 2023
L’invidia è considerata un peccato. Ma quando l’invidiato è un Re, in questo caso d’Inghilterra fa pietà. I due sentimenti si annullano? Si dice che ogni popolo si merita i suoi governanti, non apro il discorso “Brexit” cosa nauseante, la Casa Reale inglese poteva avere benissimo un destino diverso. Invece no! Meglio fare invidia che pietà: questo è un caso contraddittorio!
Cuneo li 4 Mar. A.D. 2023
“Che il cielo ci aiuti” è più o meno il titolo di una RAI-fiction giunta alla sua settima programmazione. Credo di interpretare lo stato di disagio delle interpreti nella fase di post-adolescenza in maniera distaccata. In primis perché sono donne, da uomo non posso mettermi nelle loro vesti. Il fatto anche come religiose o giù di lì assume una valenza problematica. Ma secondariamente è logico che puntata dopo puntata deve esserci uno spaccato conduttore. Detto ciò è l’ambiente il vero soggetto del filmato, è la location. Meglio di così sia i soggetti che la regia non potevano oggettivamente comportarsi. Vista come soap-opera la sufficienza piena posso darla, anche se ogni tanto devo dire: “che il cielo le aiuti!”
Cuneo li 3 Mar. A.D. 2023
Le espressioni dialettali esprimono il concetto peculiare senza se e senza ma. Dire per esempio che il torto e la ragione non stanno dalla stessa parte è cosa risaputa. Però quando uno Stato sovrano deve subire un’occupazione, beh questo è il caso che si contraddice. Dovessi dare un giudizio personale come si sono messe le vicende per gli ucraini, dopo un anno di conflitto, siamo finiti in quel “cul-de-sac” in cui nessuno può avere la verità. Gli uomini di buona volontà devono iniziare a vedere di concludere questo tormento “infernale”.
Grazie per l’attenzione, ma chi può rifletta!
Cuneo li 1 Mar. A.D. 2023
La scuola dovrebbe insegnare che una mezz’ora al giorno di lettura giova allo spirito immensamente. Porto il mio caso. Infatti non fu la scuola, ma un caro amico a dimostrarmi che i “Promessi Sposi” sono quanto di meglio può offrire la “cultura”. Dopo il diploma lessi il romanzo con passionalità. E meno male! Metto l’accento naturalmente sul finale. I miei figli sono cresciuti con il maghetto “Harry Potter”: benissimo. Per esemplificare il primo si “lamenta” che ha imparato sul computer, mentre il secondo sul tablet. Quindi più fortunato? Chissà! Ai miei tempi già la calcolatrice era una invenzione che toglieva di mezzo il contare sulle dita.
Conclusione, ogni persona può anzi deve trovare un suo equilibrio. Il leggere ne dà la facoltà. Però tocca ai più “maturi” dare il buon esempio senza p.c. e tablet.