FERITE SU PIETRA
in ricordo di Giancarlo Risso
Non ti ho creduto,
scusami,
quando mi parlasti
dei tuoi dialoghi con la pietra.
Non ti ho creduto,
ma ho creduto ad altri
che mi confermavano
la tua antica vena.
Come belva in gabbia volevi fuggire,
da chi ti prometteva la luce.
Ma tu cercavi l’ombra delle tue sculture,
volevi toccarle,
rendere viva la pietra
che ti fa vivere.
Poi la tempesta è passata.
Incerto sulle gambe
riprendi il cammino
per altri posti,
per altre pietre,
per altri volti,
da vedere,
da scolpire.
3 gennaio 2016
Gianfranco Conforti
Volontario di MenteInPace
È morto nel pomeriggio di domenica 17 ottobre di quest’anno lo scultore della memoria occitana Giancarlo Risso, 68 anni di Robilante.
Nato a Cuneo aveva vissuto e lavorato a Robilante. Scultore autodidatta aveva iniziato a lavorare dall’età di 13 anni, iniziando con la scultura in legno per proseguire negli ultimi vent’anni con la lavorazione della pietra abbinando a essa materiali ferrosi.
Ha ricevuto L’Oscar dell’Arte a Montecarlo e il Premio Onorifico del Grandi Maestri ad Imperia. Nel 2005 è stato insignito del premio al 13° Festival Internazionale dell’Arte Contemporanea.
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Susanna Brunelli (domenica, 14 novembre 2021 15:48)
BRAVO PACO, che dai vita a chi voleva dare vita alle pietre che vita non hanno
Beatrice (domenica, 14 novembre 2021 16:59)
Certo Paco, me lo ricordo benissimo Giancarlo, quando siamo andati a trovarlo durante una gita di MenteInPace : un po' rude, schivo, ma così disponibile con i nostri amici utenti. Ci ha aperto il suo laboratorio e accompagnati nello scolpire la pietra con infinita pazienza, offrendo a tutti l'opportunità di provarci davvero, sotto la sua guida. Un bellissimo pomeriggio, grazie Giancarlo. E da lassù, divertiti a trasmettere anche agli Angeli il tuo immenso talento! �