MENTEINPACE: LABORATORIO DI GIOCOLERIA E CLOWNERIA

 

Nei locali della Casa del Quartiere Donatello a Cuneo si svolge un laboratorio, organizzato da MenteInPace e tenuto da un operatore di FUMACHENDUMA, di clowneria e giocoleria per utenti del Dipartimento di Salute Mentale. A questo proposito intervisto Giuseppe Porcu e Francesco Girardi. Chiedo a loro: da quanto tempo si svolge questo laboratorio? 

 

È da aprile 2021 che abbiamo iniziato questa avventura!

 

Fino ad ora quali sono i risultati, sia per quanto riguarda le abilità ma soprattutto per quanto riguarda la socializzazione e la collaborazione fra i partecipanti e con il conduttore?

 

Crediamo che il gruppo sia enormemente cresciuto in autostima, partecipando con entusiasmo e disponibilità all'attività. Parlando di abilità circensi i ragazzi hanno mostrato, grazie anche all’impegno e alla motivazione, uno sviluppo notevole riuscendo a padroneggiare attrezzi e tricks per nulla facili e comuni, mostrando grande progresso e grande volontà. E che emozione vedersi migliorare e accorgersi che un elemento che sembrava impossibile viene acquisito con gioia! L’aspetto più bello rimane senza dubbio il vederli partecipare e interagire insieme, ridere, emozionarsi, motivarsi a vicenda, con una fiducia e disponibilità verso le proposte dei conduttori davvero florida e coinvolta. Ogni sabato mattina si respira un’energia magica di comunità e creatività, dove sempre di più ognuno può essere ed esprimere se stesso in mezzo agli altri, perché questo è l’importante.

 

Abbiamo preso, informalmente, contatti con le volontarie della Casa do Menor presso il Monastero di San Biagio di Morozzo e sarebbero felici di organizzare un piccolo saggio del laboratorio che state facendo. Dovrebbe essere per questa primavera, Maggio o Giugno. Pensate di farcela? Cosa avete in mente di preparare?

 

Assolutamente sì! Non vediamo l’ora di celebrare i nostri progressi e trasmettere bellezza alle altre persone con uno spettacolo! L'evento spettacolo è inoltre un passaggio importante nella crescita individuale e del gruppo e l'idea di un momento di confronto con il pubblico, inizialmente da noi accennato ai ragazzi, è oggi diventata una loro motivazione, segno di una crescita in consapevolezza e fiducia in sé.

Tendenzialmente pensiamo che sarà pronto per inizio maggio, siamo molto elettrizzati e grati all’idea di essere già stati invitati per ospitare in scena il nostro debutto, dopodiché lo spettacolo sarà inserito se i ragazzi vorranno, nella rassegna di spettacoli sotto al tendone di fuma che ‘nduma!! Poi in base a quante repliche avranno piacere di inscenare i ragazzi si potrà proporlo in altri contesti.

 

Quella del laboratorio con gli utenti psichiatrici è possibile allargarla anche ad altri partecipanti o è meglio rimanere un piccolo gruppo di persone che già si conoscono? In base alla vostra esperienza che giudizio ne date sino ad ora? 

 

Direi che sono entrambe ottime possibilità e che dipende da quello che si vuole cercare o su cui ci si vuole concentrare. Da una parte significherebbe potenziare e approfondire un gruppo con competenze e abilità già formate e consolidarle, dall’altra si tratterebbe di aprire a nuove proposte, nuovi incontri, nuove possibilità e avventure, insomma potenzialmente entrambe sono fruttuose prospettive.

 

 

qui sotto LA STORIA DI

Fuma che 'Nduma

Scuola di arti dello spettacolo

Via dei Salici, 16, Racconigi, Italy

+39 333 274 2858

Mail: fumachenduma@yahoo.it

Sito web

FUMACHENDUMA.IT

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La nostra storia inizia...

...NEL 1996 A SAVIGLIANO DA UN'IDEA DI GIUSEPPE PORCU E FRANCESCO SGRÒ, CHE FONDANO FUMA CHE 'NDUMA CON L’INTENTO DI UNIRE LE ESIGENZE ARTISTICHE DI UN GRUPPO DI GIOVANI PROVENIENTI DA DIVERSE ESPERIENZE E PERCORSI PROFESSIONALI.

Così sotto la spinta di una nuova ricerca artistica, artisti di circo, ballerini, attori, illustratori, registi, musicisti, educatori e semplici visionari danno vita a questo gruppo che si occupa sia di produzione di spettacoli di circo-teatro sia dell’utilizzo delle arti circensi in ambito educativo e formativo.

Il Circo contemporaneo, una differente visione dell’arte circense, si trova alla base della metodologia del gruppo, in cui teatro e danza si uniscono alle discipline acrobatiche esaltandone le forme e rendendole espressione artistica.

Dal punto di vista artistico l’obiettivo è la produzione, promozione e valorizzazione di spettacoli teatrali e di circo contemporaneo, con particolare attenzione alla valorizzazione della creatività giovanile.

Dal punto di vista formativo si occupa di preparare giovani artisti per l’ammissione alle scuole di circo professionali italiane ed europee.

Dal punto di vista pedagogico si propone di utilizzare l’arte come strumento educativo in ambito sociale, laboratori artistici vengono sviluppati in scuole primarie e secondarie e centri per ragazzi diversamente abili, aggregativi e psichiatrici, per il recupero del trauma cranico e dalla tossicodipendenza.

 

E continua così

ATTRAVERSO SETTE SCUOLE DI CIRCO PROMUOVE LA CULTURA CIRCENSE OFFRENDO 17 DIFFERENTI CORSI AMATORIALI PER TUTTI DAI 6 AI 99 ANNI GESTITI DA INSEGNANTI QUALIFICATI. OGNI ANNO OLTRE 200 GIOVANI PARTECIPANO AI CORSI PROPOSTI.


La  formazione, oltre alle discipline circensi comprende il teatro, la danza e la musica, come complementi indispensabili al corretto sviluppo di un giovane artista. Per ogni materia vi sono uno o più insegnanti (magister), che seguono l’allievo durante il corso di studi.
Dopo i 16 anni parallelamente al percorso amatoriale viene proposto un percorso pre-professionale per la preparazione dei ragazzi alle selezioni delle scuole di circo professionali.
Inoltre l’associazione si propone di lavorare sul territorio attraverso decine di consulenze a progetto presso scuole dei diversi ordini.

L’arte è uno straordinario mezzo non solo espressivo, ma anche educativo, ricreativo e sociale. Per questo motivo nel corso degli anni Fuma che ’Nduma ha sviluppato laboratori artistici che possano essere fruibili nelle scuole primarie e secondarie ed in contesti socialmente delicati come centri handicap.

 

Laboratori che stimolano la curiosità, sviluppano la socialità ed offrono un nuovo punto di vista a cui approcciarsi, che possono avere una durata variabile da poche ore ad un intero anno.

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Commenti: 1
  • #1

    Susanna Brunelli (mercoledì, 22 febbraio 2023 08:52)

    CHE BELLOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Stare bene attraverso il gioco , la risata il colore , l'espressione in tutte le sue forme è altamente terapeutico e anche preventivo , grazie !

TOTALE VISITE AL SITO

www.menteinpace.it 

149.883

Dati aggiornati al 19-3-2023

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Video Spot di MENTEINPACE

ADRENALINA PURA!!

regia di 

Andrea Castellino

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PROGETTO

"COSA SI FA DI BELLO?"

anni 2020-2021

PROGETTO: "COSA SI FA DI BELLO?"
anni 2020-2021
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PROGETTO

"ANCORA INSIEME" Relazione finale

PROGETTO "ANCORA INSIEME"
Relazione finale
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PROGETTO RESTART AND RECOVERY. Una rete di comunità per la salute mentale
Cooperativa Proposta 80
PROGETTO Restart and Recovery.pdf
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ZONA FRANCA 

è un laboratorio di inclusione sociale, in cui si sperimentano forme alternative di partecipazione, protagonismo ed espressione.

 

È ideato e prodotto dalla Cooperativa Proposta 80 

in collaborazione con l’Associazione Culturale Kosmoki 

e dagli

utenti del Servizio di Salute Mentale del Dipartimento di Salute Mentale di Cuneo.

 

Collaborano al progetto Città di Cuneo, Cooperativa Momo

MenteInPace

DiAPsi Cuneo 

Casa del Quartiere Donatello.                       

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 Roberto Baravalle

Il Grattavvinci

Nerosubianco Edizioni

 

Il Grattavvinci è una parodia che si snoda attraverso tre città: Napoli, una Roma pienamente distopica e Cuneo, rivisitata attraverso uno dei più bei romanzi del grande scrittore e giurista cuneese Franco Cordero, a cinquant’anni dalla sua pubblicazione. Al lettore il divertimento dei riconoscimenti e dei rimandi, in una sarabanda ilare e ironica, in un domani che, almeno in parte, è già oggi.

L'autore

Roberto Baravalle è nato a Cuneo nel 1948. È stato insegnante e si è occupato a lungo di arti figurative. Autore di numerosi testi critici e di vari racconti, ha scritto tre romanzi: Sold Out, Rusconi, 1990, Anni Strappati, Daniela Piazza, 2002 e Nero di Spagna, Nerosubianco, 2006. Nel 2005 è uscito con il Touring Club Italiano il reportage ¡Olé! Spagna d'oggi fra modernità e tradizione. Nel 2008, con Nerosubianco, ha pubblicato l’antologia Esercizi di memoria. Nel 2011, per Il Saggiatore, ha tradotto e curato un volume dal titolo Il volo oscuro del tempo che raccoglie un’ampia selezione delle memorie dell’editore poeta Carlos Barral.

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