DIRITTI, ADVOCACY, INTERCESSIONE MODULO 7/12 e CONSIGLIARE E ACCOMPAGNARE 9/12 PROGETTO EX-IN,
(Susanna Brunelli)
resoconto MODULO 7/12 e 9/12 (prima parte)
svoltosi nei giorni dal 21- 26 luglio 2023
6 giorni intensi in tutti i sensi
DA susi.brunelli@gmail.com
Ed eccoci al modulo 9, questa volta sono sei giorni per stare assieme con la domenica di mezzo che ci prenderemo per fare una pausa, i primi due giorni recuperiamo il modulo 7 “Advocacy, diritti e intercessione” rimasto indietro a causa dell’alluvione Bolognese del mese di maggio, abbiamo dovuto fare i conti con qualcosa che non dipendeva da noi, quindi i formatori si sono attivati per modificare le date e verificare la disponibilità delle stanze già pianificate da tempo, ma anche questo fa parte degli imprevisti della vita, non tutto fila secondo i nostri piani e ci insegna che eventi inaspettati sono sempre alle porte.
Abbiamo fatto il giro delle stagioni e siamo arrivati finalmente all’estate, bella calda, ma non ci potevamo far mancare pure la grandine, un giorno, palline di ghiaccio grandi come noci scendevano dal cielo mentre facevamo lezione, un’atmosfera particolare si è creata nella sala, un po’ distratti da quello che stava accadendo fuori, la colonna sonora di questi giorni si può dire che è stato il canto costante delle cicale, grandine a parte, ( infatti è per questo che ho scelto la foto di cui sopra ) la sera si stava abbastanza bene, elemento di disturbo, le zanzare, il parco è bellissimo e diventa il luogo all’aperto per quando facciamo i lavori di coppia o a piccoli gruppi, qualcuno ha trovato “ la base segreta “ in mezzo agli alberi ed è bello andare li per pregare, meditare o semplicemente godersi quel pezzo di natura, è un luogo dove si sta in pace, un campo di girasoli si intravede dalla siepe, meravigliosi girasoli, la piantina che ci accompagna da novembre non è particolarmente in forma ma sono certa che resisterà e rifiorirà ancora fino al termine e oltre del nostro percorso, in aggiunta due bei girasoli al centro della sala.
I primi due giorni sono dedicati al recupero del MODULO 7: Advocacy, diritti e intercessione
Come di consueto facciamo il giro flash, riuniti per condividere le nostre realtà, usiamo la metafora del tempo per descrivere le nostre emozioni in generale buone per tutti, con qualche nuvola passeggera, un po’ di nuvoloso tendente al sereno e sereno; Momenti di commozione, qualcuno esprime un po’ di disagio e arrabbiatura, qualcun’ altro ha problemi a casa, sei giorni sono tanti lontano dagli impegni familiari, per quanto mi riguarda non ho nessun legame particolare e spostarmi dalla mia città è solo un piacere, a parte dover recuperare poi quello che ho lasciato in sospeso.
Le tre storie di Recovery ( ricordo che Recovery è un termine inglese che si usa per indicare il percorso di recupero /ripresa), di questo giro : Federica, Simone, Corrado, Eva, una storia per giorno ci aspetta
Le storie che ho sentito raccontare mi hanno sorpresa ancora una volta, si capisce dai racconti quanto l’ambiente e le relazioni influiscono sulla nostra salute mentale ed emotiva, sempre più convinta che riversare le cause sullo squilibrio chimico del cervello non sta in piedi, nessun esame di laboratorio può identificare il disturbo mentale, ma casomai lo squilibrio chimico si manifesta quando l’uso prolungato dei farmaci provoca conseguenze difficili da gestire, creando dipendenza ed effetti indesiderati, come ad esempio: aumento di peso, problemi legati al metabolismo, alterazioni dell’umore, senso di ottundimento (appannamento, indebolimento, infiacchimento, intorpidimento, obnubilazione, offuscamento), aggressività, apatia, rallentamento, problemi alla sfera sessuale, ecc…. ulteriore problema emerge quando si sospende senza essere monitorati costantemente in questo delicato processo, a seguito delle sospensione o lo scalaggio non adeguati arriva quasi sempre la crisi da sospensione che molti psichiatri senza approfondire deducono sia una ricaduta, rincarando la dose, sono molto critica per quanto riguarda questo argomento e la maggior parte delle persone che mi conoscono sanno come la penso, i farmaci non curano ma sedano sintomi che disturbano l’andamento della vita nella sua quotidianità e spesso vengono prescritti senza essere accompagnati da percorsi psicoterapici e di riabilitazione psicosociale, la mia è una generalizzazione ma molte esperienze di mia conoscenza confermano le mie dichiarazioni, non per questo invito le persone a non assume psicofarmaci o a sospendere di botto, una pratica pericolosissima che porta spesso a subire un TSO per la reazione ad una scelta che, ripeto, trovo sbagliata e pericolosa, io sono dell’idea che i farmaci vanno presi a brevi periodi fin che la crisi si è spenta cosi da permettere all’individuo di iniziare un percorso di consapevolezza e di cambiamento, il farmaco deve aiutare ad aiutarsi, insomma, un mezzo per facilitare il processo di recupero e non rimanerne vittime e impigliate nella rete della psichiatria, rientrare nella fase che permette di poter gestirei i punti di debolezza , lo stress, le relazioni, le emozioni e i pensieri , se non cambiamo qualcosa delle nostre abitudini, lo stile di vita e modo di pensare continueremo ad ottenere sempre le stesse risposte e il rischio è di finire nella cronicizzazione.
Questo percorso formativo ci sta aiutando a prendere sempre più confidenza con il nostro vissuto, per poterci mettere a disposizione di altre persone che stanno attraversando il disagio mentale, ma per fare questo noi per primi dobbiamo conoscerci a fondo per poter essere dei bravi “accompagnatori alla Recovery”, l’obiettivo EX IN.
La capacità di raccontarsi dei miei amici - colleghi mi sorprende sempre; entra in azione la scrittura creativa, con una perfetta analisi della propria storia di ripresa e del vivere al meglio delle proprie possibilità, arte e mestieri elementi importanti per riattivare uno scopo o una passione rimasta assopita nel periodo della crisi, persone significative che hanno influito sul processo di crescita e di “Recovery” rappresentano la forza del cambiamento per molti, per qualcuno un genitore oppure un figlio, una persona cara, un mentore …… Come ho già scritto nei racconti precedenti sono doni speciali che noi abbiamo il privilegio di ricevere in cambio della fiducia che mettiamo nell’ascoltare silenziosamente, senza giudizio e vero interesse dando poi un ritorno di quello che abbiamo appreso dal racconto utilizzando il reflecting team ; è una modalità per confrontarsi e trarre spunto dalle esperienze portate da ciascun partecipante.
Fürsprache = intercessione , ogni tanto esce una parola in tedesco dato che i nostri formatori sono di lingua tedesca e io me la segno, che significa: intervento preciso nei confronti di una persona che si trova in difficoltà
Ci viene rivolta una domanda: Ti è mai capitato che qualcuno sia intervenuto per far valere i tuoi diritti ?
La mia risposta: Non mi risulta che nessuno abbia mai pensato ai miei diritti, fin da piccola ho sempre avuto la propensione a cercare la verità e a difendermi, ho sempre provveduto da sola a cercarmi le informazioni necessarie, ora che sono più matura le mie scelte sono ancora più mirate verso questo aspetto che sento molto forte dentro di me, sarà perché il mio segno zodiacale è la bilancia, simbolo della giustizia? Sono una iscritta all’ass. “DIRITTI ALLA FOLLIA” https://dirittiallafollia.it/ mi sento parte integrante e sono felice di aver incontrato nel mio percorso questa associazione che mi permette di esprimermi come ex utente dei servizi di salute mentale e dare il mio contributo, l’unica associazione che io ho trovato che mi sa dare informazioni utili e risposte chiare ai miei dubbi e rispondere alle richieste di persone che si rivolgono a me, ringrazio infinitamente il presidente avv. Michele Capano (che è stato anche nostro ospite gradito) e la segretaria Cristina Paderi per la loro disponibilità e competenza; sembra una promozione, ma in realtà lo è ! Non nascondo che mi piacerebbe che più utenti ed ex utenti ne facessero parte, ringrazio quelli che già si sono iscritti, mi fa sentire più forte, la maggior parte dei componenti sono utenti o familiari, ma più siamo più possiamo insieme essere rappresentativi.
Il gioco di ruolo ogni tanto è utile per immedesimarsi nell’altro, a seguire entriamo in collegamento con due ospiti, dall’ufficio formazione di Trieste; Tamara Lipovic e Claudia Battiston ci parlano del “ Quality Right “, un ufficio preposto a collaborare con l’OMS per portare iniziative per il miglioramento e la difesa dei diritti delle persone con disabilità psicosociale
Questo tema in particolare non è ben assimilato da tutti e qualcuno trova una certa difficoltà, in quanto argomento tecnico e la conoscenza a riguardo è scarsa, questo porta a sentirsi un po’ a disagio e appesantiti, personalmente credo che sia uno degli argomenti più legati ai problemi della psichiatria per una serie di motivi che non sto spiegare ma è estremamente importante per me essere preparata in tal senso, conoscere i propri diritti dà sicurezza nell’ esporre le proprie richieste, è necessario mostrarsi preparati per essere credibili.
Il dott. Giuseppe Tibaldi di Carpi è stato un altro ospite on line, lui ci ha parlato del “Contratto di Ulisse” , argomento che conoscevo già ma ho avuto modo di approfondire alcuni aspetti nello specifico, negli ultimi mesi mi è capitato di incontrarlo spesso sul mio cammino anche fisicamente e credo che lo incontrerò ancora per svariati motivi, il patto tra un terapeuta e il medico , appunto il “Contratto di Ulisse “ è un modo per responsabilizzare tutte le persone coinvolte, compreso il professionista, ma se vogliamo è anche una forma di tutela, il “diretto interessato” decide chi far partecipare al suo piano di cura, le persone che ritiene opportuno scegliere in caso di crisi e le persone da non contattare, le quali potrebbero interferire negativamente sul percorso terapeutico, quindi ognuno si assume la responsabilità di rispettare l’accordo sottoscritto e firmato , è possibile formalizzare il tutto e Il diretto interessato può indicare una persona fiduciaria la quale sarà indicata nel documento che viene depositato all’anagrafe del comune di appartenenza , si chiama DAT: Disposizioni Anticipate di Trattamento , (legge 219/2017 )
In conclusione di questi due giorni del modulo 7 che abbiamo recuperato mi viene in mente una canzone di Caparezza, che voglio condividere “ABIURA DI ME “, riporto alcune frasi:
“Se pensi che possa cambiare il mondo ti sbagli alla grande, è già tanto se mi cambio le mutande”
“Sono paranoico e ossessivo voglio dare vita a ciò che scrivo, sono paranoico ossessivo fino all’abiura di me ”
Abiura: 1.) Rinunzia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose, persone o idee, alle quali prima si era aderito ; ritrattazione giurata mediante la quale si rinuncia per sempre a una dottrina fino a quel momento praticata, riconoscendola erronea ed eretica
2. )Ritrattazione solenne
“ Questi argomenti mi fanno sentire vivo , in mezzo a tanti zombie di Resident Evil”
CAPAREZZA - Abiura di me
Se vuoi ascoltare clicca qui : https://www.youtube.com/watch?v=nCzFtdZpMu8
Fine prima parte , la seconda parte sarà dedicata al modulo 9 consigliare e accompagnare svoltosi nei sei giorni di permanenza dal 21 al 26 luglio.
Susanna Brunelli
susi.brunelli@gmail.com
per informazioni sul Progetto Ex-In rivolgersi a Susannna
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