MENTEINPACE –FORUM PER Il BEN-ESSERE PSICHICO
FESTEGGIA I SUOI 20 ANNI DI IMPEGNO PER IL SUPERAMENTO DEI PREGIUDIZI SULLE MALATTIE MENTALI
E PER IL BEN-ESSERE DELLE PERSONE IN CURA
Filippo Manti
Presidente di MenteInPace
Forum per il ben-essere psichico
Lo fa con una festa prevista per venerdì 20 ottobre dalle 14 alle 18 presso la Casa del Quartiere Donatello, dedicata alle persone con disagio psichico ed alle loro famiglie e aperta alla partecipazione dei cittadini.
L’associazione MenteInPace – Forum per il ben-essere psichico, è stata costituita nel 2003 per volontà e lungimiranza dei responsabili che in quel momento gestivano il Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASLCN1.
E’ composta da utenti, famigliari e volontari.
Fin da allora era forte la consapevolezza, che la sola “cura” medica non era sufficiente per fare stare bene i pazienti e che era fondamentale aprirsi al territorio, al mondo del volontariato e delle famiglie coinvolte. Dei 6 firmatari dell’”atto costitutivo” dell’associazione, 4 erano operatori del Centro Diurno o ancora in servizio o pensionati da poco.
L’associazione MenteInPace nasce e si sviluppa come Organizzazione di Volontariato (OdV) senza scopo di lucro proponendosi come obiettivi statutari fondanti, la costruzione di una “rete sociale” di collaborazione tra soggetti che si occupavano e si occupano ancora oggi di disagio psichico. Il “fareassieme”, diventa gradualmente un modello ed un metodo a cui ispirarsi per ideare, progettare ed organizzare “insieme” alla rete delle collaborazioni, iniziative ed azioni finalizzate al superamento dello stigma e dei pregiudizi nei confronti del disagio e per il ben–essere delle persone.
I 20 anni trascorsi sono stati caratterizzati da un forte e significativo impegno dei volontari/e di MenteInPace che, quando necessario e richiesto, si sono presi cura ed hanno accompagnato, per quanto possibile, le persone con disagio-psichico prese in carico dal Centro Diurno del DSM dell’ASLCN1, aiutando le famiglie che spesso portano addosso le fatiche di ogni giorno, accumulando stress molto pesanti.
Le attività di accompagnamento, ludico ricreative, sociali e culturali organizzate negli anni sono state tante. In particolare si ricordano i laboratori di cucina, le uscite di conoscenza del territorio, le attività di giocoleria/teatro, Karaoke, le attività di “espressione creativa” ecc.., organizzate sempre in stretto rapporto e coordinamento con il Centro Diurno e con la collaborazione della “rete” dei soggetti sociali (associazioni, cooperative ecc..). Gran parte delle attività non sarebbero state possibili però, senza i contributi economici della Fondazione CRC, il patrocinio ed il supporto del comune di Cuneo e l’assistenza e consulenza del Centro Servizi del Volontariato (CSV).
Purtroppo le difficoltà negli anni non sono diminuite anzi.. sono aumentate. I servizi e la cura delle persone purtroppo sono peggiorati, non per responsabilità dei servizi ma per la mancanza purtroppo evidente di risorse umane e finanziarie. Viviamo nel secolo delle solitudini, che sono aumentate enormemente negli ultimi anni e non solo per colpa della pandemia. Le solitudini, aumentate di oltre il 30%, spesso hanno rappresentato e rappresentano la causa di importanti disagi mentali, spesso anche gravi.
In questo quadro sarebbero necessari investimenti importanti, quantificati in oltre 4 miliardi di Euro. Invece che succede? Si procede con “tagli lineari” della spesa sanitaria. Tagli che penalizzano tutto il settore sanitario ma soprattutto i Dipartimenti di Salute Mentale, l’anello più debole del sistema.
Vogliamo ricordare come già nel 2001 i presidenti delle regioni, tenendo conto delle condizioni di allora, si erano impegnati a destinare il 5% dell’importo totale dei fondi destinati alla sanità pubblica, ai Dipartimenti di Salute Mentale. Purtroppo, contrariamente a quanto promesso, la spesa per la cura del disagio mentale non è mai andato oltre il 3,5%.
La conseguenza? meno medici, meno infermieri e contrazione degli strumenti e mezzi utili per la cura e la “socialità” degli utenti.
La preoccupazione delle famiglie è grande! Senza investimenti sufficienti, si potrebbe rischiare addirittura la chiusura dei Centri Diurni con tutte le conseguenze che una scelta del genere potrebbe comportare dal punto di vista sociale, ma soprattutto umano. Nell’immediato il rischio concreto è che vengano a mancare i pulmini necessari per accompagnare le persone con disagio-psichico a svolgere le attività esterne (piscina, bocce, montagna terapia, uscite culturali), tutte attività che servono per garantire alle persone in cura, quel minimo indispensabile di attività riabilitative legate alla socialità ed alla loro seppur parziale integrazione nel territorio.
La festa che MenteInPace organizza per il 20 ottobre quindi, se da una parte vuole essere un momento di condivisione ed allegria, dall’altra intende richiamare l’attenzione di tutti sulle difficoltà presenti sia nella fase di cura, che in quella di riabilitazione dei pazienti.
In questa condizione di contrazione delle risorse è ineludibile la necessità di mettere al centro la persona ed il carico ed i pesi delle famiglie per modulare le azioni intorno ai loro bisogni!
Bisogna farlo “insieme” coordinando sempre di più e meglio le attività dei servizi preposti (psichiatrici e sociali) e migliorando la rete di collaborazioni con le associazioni di famigliari, le cooperative sociali e tutti i soggetti sociali che si occupano a vario titolo di salute mentale. E’ una scommessa non facile! Sicuramente impegnativa ma… se ognuno fa del suo meglio la scommessa si può vincere! Basta crederci!
Per chi vuole e lo ritiene utile può contribuire: aderendo all’associazione, impegnandosi come volontari e sostenendo economicamente le attività prevista anche destinando il 5 X MILLE all’associazione MenteInPace – forum per il ben-essere psichico - codice fiscale 96065910042.
Per informazioni ed adesioni:
e-mail menteinpace@libero.it; sito internet www.menteinpace.it
IL PRESIDENTE
Filippo Manti
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