NOTIZIE SU TEATRO, LAVORO, PSICHIATRIA IN FRANCIA (Psicoradio)

LAVORARE STANCA?

Psicoradio apre il nuovo anno con un regalo che speriamo vi piaccia... e se lo riciclate, condividendolo con altre e altri, in realtà ne siamo contenti! Vi proponiamo una serie di puntate che raccogliamo in due temi: il lavoro e la salute mentale in Francia vista con gli occhi di chi ci vive. 

Vi abbiamo fatto aspettare un po', ma nelle scorse settimane siamo stati presi da qualche problema tecnico :) e poi abbiamo messo a punto il nostro nuovo sito. Nessun tradimento rispetto al vecchio, soltanto maggiore chiarezza e accessibilità, possiamo contare su uno strumento più semplice da consultare e aggiornare, in vista dei nuovi contenuti che abbiamo in serbo per voi!

http://www.psicoradio.it/

 

DA Psicoradio<psicoradio@gmail.com>

17/01/2024 - 07:07

A  menteinpace@libero.it  

 

IL TEATRO CHE RENDE LIBERI
Dai teatri della mente a quelli del carcere: l'arte del palcoscenico può dar senso all'esistenza, e anche alla sofferenza

Puntata 884

Cosa possono avere in comune attività teatrali che coinvolgono persone con disturbi psichici e quelle che coinvolgono persone rinchiuse nelle carceri? 
Entrambe, quando funzionano bene, possono trasformare esperienze difficili, dolorose, in arte, che a sua volta raggiunge le persone che assistono agli spettacoli, e poco a poco comincia a intaccare i pregiudizi.

L'11 dicembre, all'Arena del Sole di Bologna, è stato presentato il “Manifesto di un teatro per e nella salute mentale”, facendo fare un passo avanti al progetto di una Rete Nazionale dei Teatri della salute mentale. Un’altra tappa di un lavoro che ha coinvolto gli assessorati alla cultura e alla salute della Regione Emilia-Romagna insieme all’ Istituzione Gian Franco Minguzzi e ad Arte e Salute APS. Tra le voci che potrete ascoltare nella nostra puntata, quella di Cinzia Migani, direttrice di VOLABO, che ha presentato la mappatura delle esperienze nazionali di teatro e salute mentale poi un frammento della performance di Alessandro Bergonzoni, artista e autore da sempre vicino alle realtà impegnate nel sociale. 

Continuiamo a parlare di teatro e trasferiamoci in carcere.

“Non chiedo mai il reato per cui sono chiuse in galera (…) Io lavoro in quel momento con la persona che ho davanti, e costruisco un rapporto creativo e formativo con quella persona, non con quello che quella persona ha dietro le sue spalle”. A parlare è Paolo Billi, regista e drammaturgo che da anni tiene laboratori di teatro carcere a Bologna. L'intera intervista nella nostra puntata!

Ascolta la puntata 884

 

IL GIORNALISMO PUO' FARE MALE A CHI LO FA
Un questionario distribuito tra i giornalisti precari

racconta la loro sofferenza psichica

Puntata 878

Spesso chi fa il giornalista viene invidiato e considerato un privilegiato, per tanti motivi, che vanno dalla visibilità alla possibilità di conoscere persone note all’interesse dei contenuti…  Ma è davvero tutto così anche per i giornalisti precari o freelance?  Ricordiamo che in Italia ci sono 35.000 giornalisti attivi, dei quali il 40% è freelance.

Alice Facchini (che vedete nella redazione di Psicoradio, seconda da sinistra), da parecchio tempo giornalista freelance, si è chiesta se alcune situazioni di disagio che lei aveva vissuto erano condivise da colleghe e colleghi, e si è interrogata sui motivi di una crescente richiesta di aiuto su temi legati alla salute mentale da parte di giornalisti  precari. 
Ne è nata una ricerca, attraverso alcune centinaia di questionari, che trovate 
quinel sito di IrpiMedia. Si parla di stress, ansia, insonnia, insicurezza. Abbiamo chiesto ad Alice di raccontarci anche alcune storie e l'abbiamo invitata in redazione per una intervista.
Oltre a questo, nella puntata 878 troverete anche una riflessione sulla morte di due bambini, una morte terribilmente dolorosa, di cui è accusata la giovane mamma. Vorremmo sapere qualcosa in più su di lei, sulla sua storia, poter cogliere qualche segno, per spogliarla dell'etichetta di "mostro", per restare umani insieme a lei.

Ascolta la puntata 878

 

STARE MALE AL LAVORO?
Iperconnessione, stress, relazioni obbligate.. nei posti di lavoro la sofferenza psicologica è molto diffusa. Ma si potrebbe cambiare!

Puntata 883

Ma le sofferenze dei giornalisti precari sono poi tanto diverse da quelle degli altri lavoratori e delle altre lavoratrici? Ci siamo risposti di no, ma per approfondire il tema abbiamo intervistato il professor Francesco Pace, presidente di Siplo (Società italiana di psicologia del lavoro e delle organizzazioni) e docente di questa materia presso l’Università di Palermo. A lui abbiamo posto la domanda "cosa fa stare male sul lavoro?" e la stessa domanda l'abbiamo posta a persone molto diverse tra loro. 

Oggi, dopo il covid, “il tema fondamentale è quello dell’equilibrio tra la vita e il lavoro”, ci ha detto il prof. Pace. Con lui abbiamo affrontato il tema delle dimissioni (su questo argomento vi segnaliamo il libro intitolato “Le grandi dimissioni”, di Francesca Coin, sociologa esperta di lavoro e diseguaglianze sociali) e quello della iperconnettività. Ma il prof. Pace ci ha parlato anche di quello che potrebbe cambiare le cose...

Ascolta la puntata 883

 

QUELLO CHE DIAMO PER SCONTATO
Abbiamo scoperto che in Francia esistono ancora i manicomi e le classi differenziali a scuola, ma il cambiamento è avviato

Puntata 881

A volte diamo per scontato che in Italia le persone con sofferenze psichiche recitino in teatro, producano trasmissioni radiofoniche e molto altro, e soprattutto non siano rinchiuse in manicomio. Non dovremmo farlo. Ce lo hanno ricordato gli operatori del sociale in formazione venuti a trovarci dalla Francia per studiare il nostro sistema sanitario e di welfare.

Odrette ci ha detto: “Gli ospedali psichiatrici in Francia esistono ancora e sono ancora luoghi di cura chiusi, da tempo è in corso un grande dibattito e una forte tensione al cambiamento. Quella che voi vivete in Italia è una situazione molto avanzata verso la quale noi siamo in cammino”. Ad accompagnare il gruppo, formato da circa una ventina di giovani uomini e donne, è Dominique, che è stato direttore di un istituto di terapia, educazione e riabilitazione per persone con disabilità in Francia, che dal 2013 viene a Bologna per queste formazioni, su richiesta della Commissione europea. “Per noi l’Italia è un paese avanzato sotto questo profilo, esistono esperienze che vogliamo conoscere per poi riprodurle nel nostro paese. La cosa più bella che ho incontrato in Italia è la messa in campo in maniera concreta di un ambiente accogliente, all’interno di una classe, per tutti i bambini, fin dalla scuola primaria, dopodiché tutti i percorsi che io vedo da quando i bambini sono piccoli a quando diventano adulti mi sembrano bellissimi…” Così Dominique ci fa ricordare che in Italia le classi differenziali non ci sono più dal 1977, un’altra delle conquiste del nostro paese che non dobbiamo dare per scontate.
Ascoltate la puntata, scoprirete molto altro del mondo della salute mentale in Francia, che forse non avreste immaginato, come noi d'altra parte!

Ascolta la puntata 881

 

La realtà francese però è anche altro. Il documentario “Sur l’Adamant” di Nicholas Philibert ci racconta cosa accade a bordo del battello, ancorato sulle rive della Senna, a Parigi. Ospita un centro diurno per persone che hanno un disagio psichico, una comunità dove ognuno può esprimere la propria individualità perché al centro del progetto ci sono le singole persone e l’ascolto. 

Il film ha chiuso il Festival dei Diritti Umani di Lugano il 29 ottobre e aveva aperto a giugno il Biografilm Festival a Bologna. Proprio in occasione del Biografilm abbiamo potuto intervistare Philibert.

 

Ve la proponiamo nella puntata 876.

 

30 anni di battaglie. Buon compleanno UNASAM!

 

L'Unione Nazionale delle Associazioni per la salute mentale quest'anno ha compiuto 30 anni. Trent'anni in direzione ostinata e contraria, trent'anni di battaglie per non lasciare i servizi di salute mentale da soli "perché quella è la strada della psichiatrizzazione di massa", ci ha detto la presidente Gisella Trincas nella lunga intervista che vi proponiamo nella puntata 882.

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LA SALUTE MENTALE IN PIEMONTE

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La Psichiatria del fareassieme è un manuale di salute mentale molto diverso dai testi che di solito si trovano sull’argomento: non ci sono capitoli sulla psicopatologia, sui principali disturbi psichici, sui trattamenti più in voga. L’approccio del fareassieme mette al centro, nei fatti e non solo nelle parole, utenti e familiari. Medici, operatori, utenti, familiari e cittadini sono coinvolti alla pari nei percorsi di cura e nella co-progettazione e co-produzione di tutte le attività, i gruppi e le aree di lavoro del Servizio. Un approccio dove si impara a «pensare e a lavorare» assieme, valorizzando la presenza, il sapere esperienziale, le risorse di tutti.

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