Parto da un’osservazione molto concreta, che negli anni si è ripetuta e che per me è diventata una verità inconfutabile: ho sempre notato, oltre ad averlo sperimentato direttamente su me stessa, come e quanto l’assunzione di un compito di servizio, anche piccolo, produca un cambiamento rapido nella persona in termini di “pregnanza” e integrazione personale. Questa constatazione mi ha portato a cercare di comprendere il “mistero del servizio”, e soprattutto del servizio in gruppo.
DA newleadership@comunitadieticavivente.org
20/01/2024 – 10:23
A menteinpace@libero.it
Servizio e gruppo sono due termini intrinsecamente inseparabili: ciò che li rende tali è l’idea seme che entrambi racchiudono, quella di un senso del Bene che si espande al di là del piccolo io separato e che raggiunge altri intorno a noi, fino a includere l’intero gruppo umano. L’intento di servire già di per sé apre la porta al senso del gruppo, anche se ne fossimo del tutto inconsapevoli e addirittura qualora la nostra azione fosse solitaria e non visibile. Perciò il gruppo è sempre presente in ogni tipo di servizio, anche solo come stato interiore motivante, oltre che nel caso di lavoro di gruppo evidente anche all’esterno.
Ci soffermiamo ora su quel tipo particolare di esperienza che è il servire insieme ad altri nella collaborazione per un progetto comune. Un gruppo rappresenta un piccolo laboratorio in cui imparare a lavorare in modo convergente per un obbiettivo condiviso; va visto dunque come uno spazio di sperimentazione, in cui i valori che auspichiamo per la nostra società – il senso di interconnessione e di interdipendenza, la sensibilità al bene comune, il rispetto per le risorse di tutti, la compartecipazione attiva, solo per citarne alcuni – possono essere praticati in modo consapevole.
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Tratto da: https://www.comunitadieticavivente.org/servire-in-gruppo/
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